ATF 2019. Prime immagini dal Vietnam fra Ha Long e Yen Tu, luoghi senza tempo per turisti e pellegrini

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In questi giorni, la Baia di Ha Long, luogo fascinoso e misterioso affacciato sul Golfo del Tonchino, è in fermento per il 38° Forum sul Turismo dell’ASEAN (ATF), cominciato ufficialmente ieri ed in programma sino al 18 gennaio prossimo. Scenari Internazionali, presente con un inviato sul posto, comincia così a catturare le prime immagini da uno degli scenari più incredibili dell’intera regione del Sud-est asiatico e del mondo, non a caso incluso dall’UNESCO nella lista dei siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità.


Dal nostro inviato


HA LONG – La Baia di Ha Long, patrimonio UNESCO dal 1994, si trova a circa 170 km da Hanoi ed è citata come destinazione principale per i turisti quando visitano il Vietnam. La baia è nota per le sue grotte ricche di meraviglie naturali e comprende ben 1.969 piccole isole, di cui solo 40 sono abitate. Queste caratteristiche conformazioni si sono originate circa 250-280 milioni di anni fa. La maggior parte delle isole sono calcaree, mentre altre sono di scisto.

Raggiungendo la baia è possibile godere di una bellezza mozzafiato, comprese alcune isole con strane forme che ne hanno ispirato i nomi, come Hon Trong Mai (Isola del Gallo e della Gallina), Hon Dau Nguoi (Isola della Testa d’Uomo), La Vong, che per la sua orografia ricorda un vecchio pescatore seduto, o l’Isola del Drago, solo per citarne alcune. Esplorando queste isole è possibile visitare scorgere e visitare diverse grotte, che rendono questo posto misterioso e splendido al tempo stesso, come Thien Cung (Residenza Celeste), Dau Go (Isola del Legno Galleggiante), Sung Sot (Isola Meravigliosa) o Tam Cung (Isola dei Tre Palazzi).

Tra le insenature, Thien Cung si trova nella parte sudoccidentale della Baia di Ha Long. Qui i visitatori hanno la sensazione di trovarsi di fronte ad un arazzo di pietre vivaci e splendide. Ci sono poi centinaia di gigantesche stalagmiti e stalattiti nella grotta di Dau Go, che danno l’impressione di comporre una cascata di cristallo.

Oltre alle meraviglie della natura, c’è spazio anche per il divertimento. Gli amanti della vita da spiaggia possono usufruire dei servizi offerti nelle due isole più grandi, Cat Ba e Tuan Chau, note per le loro località balneari e per tutte le strutture ricettive annesse. Spiagge molto belle, tuttavia, sono facilmente individuabili anche nelle isole minori.


Yen Tu, centro buddhista del Vietnam

L’area e il complesso di Yen Tu, patrimonio UNESCO dal 2014, sono noti per gli splendidi paesaggi, le reliquie storiche e le antiche pagode, che li rendono unici. Situata all’interno della maestosa catena montuosa del Vietnam nordorientale, nella provincia costiera settentrionale di Quang Ninh, il Monte Yen Tu vede ergersi sulla sua cima la Pagoda Dong ad un’altitudine di 1.068 metri sul livello del mare. La salita mozzafiato conduce il visitatore sempre più in alto fino a trovarsi circondato dalle nuvole. Il viaggio sembra dare la sensazione di un’ascesa verso il Cielo, lontano dalle preoccupazioni del mondo, tra la pace della mente e del cuore.

Si narra che il terzo imperatore della Dinastia Tran (1225-1400), Tran Nhan Tong (1258-1308), giunse a Yen Tu dopo la sua abdicazione ed iniziò una nuova vita come monaco buddhista. Dedicò la sua vita alla contemplazione, fondando templi e centri di meditazione ed intraprendendo esercizi Zen. In seguito ha preso parte alla fondazione della Scuola Zen di Truc Lam, la prima istituzione vietnamita di Buddhismo Zen. Re Tran, celebre per aver condotto il Paese alla vittoria sul potente esercito mongolo in due guerre fra il 1285 ed il 1287, pose fine alla sua carriera militare e dedicò dunque il suo tempo e le sue energie alla cura della sua gente e alla crescita del Paese. Prestò particolare attenzione al miglioramento dell’agricoltura e dei sistemi di irrigazione, assegnando terreni agli agricoltori, sviluppando l’economia, migliorando gli standard di vita della popolazione, incoraggiando l’istruzione e preservando la cultura.

Il periodo migliore per visitare Yen Tu è quello compreso tra gennaio e marzo, durante la stagione primaverile, quando il clima rende ideale il luogo per escursioni sulle montagne. Questo periodo coincide anche con l’annuale Yen Tu Festival, che comincia a partire dal decimo giorno del primo mese lunare e dura tre mesi. La prima settimana di solito è la più affollata. Decine di migliaia di pellegrini e visitatori si riversano sulle alture dello Yen Tu ed iniziano il loro cammino verso il santuario più elevato. I fedeli considerano questa ascesa un momento per dimostrare la loro fede e la loro devozione e per cercare la liberazione dai dolori e dall’infelicità accumulati nell’anno passato. I visitatori stranieri hanno la possibilità di immergersi nella serena atmosfera del festival, avvicinarsi e conoscere la gente del posto, e ovviamente catturare alcuni momenti con la macchina fotografica o lo smartphone.


Un viaggio del pellegrino

Si dice che i molti posti da visitare lungo il cammino riproducano il percorso seguito dal sovrano Tran Nhan Tong nel suo primo pellegrinaggio. Altre pagode e santuari sono stati invece costruiti per ricordare ai visitatori i luoghi in cui il re in congedo si riposava, leggeva libri, studiava la medicina erboristica e lavorava come fabbro creando attrezzi da giardino.

Per il sollievo di molti, dal 2002 è stato inaugurato un sistema di cabinovie come alternativa alla scalata di 6.000 metri di gradini sassosi per raggiungere la cima della montagna. La funivia fa la sua sosta alla Pagoda di Hoa Yen, da cui è possibile continuare ad esplorare le attrazioni per poi salire sino alla vetta. Tuttavia, la maggior parte dei pellegrini, se sono in grado di farlo, tra cui anche molte donne anziane, scelgono di camminare ritenendo che intraprendere il percorso più impegnativo sia un modo per esprimere la loro sincerità al Buddha.

La prima tappa è Suoi Tam, dove Tran ha fatto un bagno, per lavare via metaforicamente le ultime “scorie” della sua vita precedente, prima di intraprendere quella nuova come discepolo del Buddha. Nelle vicinanze si trova una pagoda chiamata Cam Thuc (letteralmente, “digiuno”) dove si dice che il sovrano abbia consumato il suo primo pasto vegetariano di riso puro, cotto con acqua proveniente dai torrenti e verdure raccolte sul posto.

Poi si giunge al ruscello Giai Oan (“rivendicazione”). La leggenda narra che un gran numero di concubine imperiali cercarono di convincere il sovrano a tornare alla vita secolare precedente, ma fallirono e così si gettarono nel fiume. Per dare alle loro anime vagabonde una casa e un posto dove gli altri possano ricordarle, Tran costruì in loco la pagoda Giai Oan.

La struttura più grande e più bella dell’intero percorso è senza dubbio la pagoda di Hoa Yen. Non c’è da meravigliarsi, d’altronde, se questo è il luogo in cui il sovrano in pensione ha meditato, predicato e ricevuto il suo successore e gli altri ufficiali di corte. Il sentiero prosegue oltrepassando il tempio di Ngoa Van, la pagoda Mot Mai, le pagode Bao Sai e Van Tieu, a 700 metri sul livello del mare. La definizione di passeggiata fra le nuvole assume qui un significato letterale e non si può fare a meno di restare incantati dalla bellezza mistica di ciò che ci circonda.

Il punto di arrivo che conclude il percorso è la Pagoda Dong, seduta sulla cima della montagna. La pagoda custodisce statue del Signore Buddha Sakyamuni e dei tre fondatori della Scuola Zen di Truc Lam: Tran Nhan Tong, Phap Loa e Hue Quang. Da qui è possibile godere di una vista sensazionale dell’intera area costiera fino alla Baia di Ha Long, una ricompensa meritata per tutti coloro che hanno avuto la forza di raggiungere la cima.

Yen Tu è inoltre celebre per la canna da zucchero, tanto che i suoi germogli appaiono nella maggior parte dei piatti locali. La consistenza e il gusto lo rendono diverso da qualsiasi altro tipo di verdura. I germogli di bambù possono essere bolliti, fritti o semplicemente mangiati con semi di sesamo e sale per la loro tenera freschezza.




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