di Redazione
«L’economia marittima costituisce un settore-chiave per un Paese votato all’export come il nostro», ha osservato il ministro dell’Economia e dell’Energia Brigitte Zypries. Si tratta di un settore che garantisce «400.000 posti di lavoro ed un fatturato annuo di 50 miliardi di euro». «La digitalizzazione – ha aggiunto il ministro – è il futuro anche per l’economia marittima», come per altro indicato dall’Agenda Marittima 2025, adottata dal Gabinetto Federale lo scorso gennaio, che la include tra i nove pilastri dello sviluppo del settore.
Secondo Uwe Beckmeyer, coordinatore governativo per gli Affari Marittimi, le aziende del settore sono sempre state strettamente legate all’industria logistica. «Intendiamo sostenere l’industria marittima nello sviluppo di intere catene del valore aggiunto e permetterle così di riscuotere un successo mondiale», ha affermato Beckmeyer, che ha inoltre annunciato importanti iniziative a questo proposito. Fra queste, anche una dichiarazione congiunta sul tema, che ha messo insieme governo, länder, associazioni di categoria e sindacati.
La Dichiarazione Congiunta sulla Digitalizzazione nell’Economia Marittima mette in evidenza le aree strategiche di azione e le misure da intraprendere per adattare l’industria alla rivoluzione digitale. Stando a quanto riportato dal Ministero per l’Economia e l’Energia, queste novità includono, fra le altre cose, l’estensione delle infrastrutture digitali, il trasferimento dei dati intelligenti nella filiera marittima, la promozione mirata della digitalizzazione nel quadro dei programmi di ricerca e sviluppo marittimi e l’introduzione degli standard industriali internazionali.
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