Uzbekistan. Disponibile online il nuovo rapporto ECFA: uno sguardo sull’Asia Centrale e sul Paese di Tamerlano

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Durante il loro primo decennio di indipendenza, i cinque Stati dell’Asia Centrale si sono necessariamente concentrati sulla creazione di sistemi economici e di quadri di riferimento per la governance. Prima della fine del secondo decennio, avevano fondato istituzioni politiche ed economiche piuttosto consolidate, tali da consentire loro di giocare un ruolo di primo piano negli affari mondiali e di tornare alla crescita economica. Ognuno ha identificato i punti deboli nella propria economia e le barriere che ostacolano commerci e investimenti, e tutti stanno lavorando costantemente per contrastare questi aspetti.

Alla vigilia del quarto incontro annuale del suo Consiglio consultivo, il 20 e 21 novembre, che riunirà ospiti illustri provenienti da governi, aziende, mondo della finanza, mondo accademico e dei media e che avrà luogo presso la Cliveden House nel Berkshire, in Inghilterra, l’Eurasian Council on Foreign Affairs è lieto di annunciare la pubblicazione del suo quindicesimo Occasional Paper dal titolo La crescente importanza commerciale dell’Asia centrale e l’ascesa dell’Uzbekistan, che prende in esame i commerci in Asia Centrale, evidenzia i maggiori successi degli ultimi anni ed esamina le prospettive per il futuro, con particolare attenzione verso l’Uzbekistan.

«Dopo oltre venticinque anni di indipendenza, oggi il mondo riconosce le repubbliche dell’Asia Centrale come Stati sovrani maturi, con economie consolidate. Il risultato è che la fiducia degli investitori sta aumentando e le relazioni commerciali internazionali si stanno espandendo e rafforzando. Con il suo nuovo presidente appena eletto – il primo cambiamento di leadership sin da prima dell’indipendenza – e con un’economia in rapida crescita, l’Uzbekistan è senza dubbio un Paese da tenere d’occhio».


Fonte: ECFA



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