di TASS
VLADIVOSTOK – Il primo giro di trattative per la realizzazione di un’area di libero scambio fra l’India e l’Unione Economica Eurasiatica (UEE) si svolgerà a breve. A sostenerlo è il presidente russo Vladimir Putin durante una conferenza stampa seguita ai colloqui con il primo ministro indiano Narendra Modi, svolti a margine della 5a edizione del Forum Economico Orientale, in corso tra oggi e venerdì nella città costiera russa di Vladivostok, presso il campus dell’Università Federale dell’Estremo Oriente (FEFU).
«Sono sicuro che con la creazione di un’area di libero scambio fra l’India e l’Unione Economica Eurasiatica si apriranno ulteriori opportunità per la diversificazione dei flussi di materie prime. Questo è il nostro obiettivo comune ed il primo giro di negoziati per stilare una bozza di accordo si terrà a breve», ha affermato Putin.
Secondo quanto sostiene il capo del Cremlino, durante i colloqui, è stata assegnata un’attenzione prioritaria alla cooperazione in ambito di commercio e investimenti. «Lo scorso anno, il commercio bilaterale [russo-indiano, ndt] è cresciuto quasi del 17% per un volume complessivo di 11 miliardi di dollari. Crediamo che ci siano tutte le condizioni per un’ulteriore incremento», ha aggiunto Putin.
Il leader russo ha posto anche l’accento sulla strategia di interazione fra dipartimenti speciali dei due Paesi, siglata oggi a Vladivostok. Il documento è mirato a rafforzare la cooperazione economica e prevede la rimozione delle barriere in materia di investimenti, la promozione di grandi progetti congiunti dal mutuo vantaggio in settori prioritari, e la strutturazione di meccanismi di cooperazione scientifica, tecnologica ed innovativa.
Putin ha conferito grande importanza all’utilizzo delle valute nazionali negli accordi comuni. «L’adesione dell’India al sistema SWIFT della Banca di Russia contribuirà a garantire transazioni interbancarie agevoli», ha osservato il presidente russo. Durante i colloqui, Putin e Modi hanno riservato un’attenzione speciale alla cooperazione in materia energetica.
Stando ai dati forniti da Putin, alla fine del 2018, la Russia ha spedito in India 2,3 milioni di tonnellate di petrolio, circa 550.000 tonnellate di prodotti petroliferi e 4,5 milioni di tonnellate di carbone. Al contempo, il capo di Stato ha osservato che una parte significativa dell’export di idrocarburi verso l’India proviene dall’Estremo Oriente Russo. Ha inoltre ricordato che i partner indiani partecipano per il 20% al progetto Sakhalin-1 e che aziende energetiche indiane sono state invitate a partecipare in altri progetti promettenti, come Far Eastern LNG e Arctic LNG-2.
La natura privilegiata dei rapporti
Putin ha definito strategiche e privilegiate le relazioni fra India e Russia, aggiungendo che queste si stanno gradualmente sviluppando su una base amichevole e di mutuo vantaggio. Ha poi ricordato il fatto che mantiene contatti con Modi non solo di lavoro ma anche di amicizia. Stando alle dichiarazioni del leader russo, i loro incontri sono diventati una buona abitudine.
Durante i colloqui, Putin ha sottolineato: «Più recentemente, ci siamo incontrati a margine del vertice dei capi di Stato dei Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Bishkek [in Kirghizistan, ndt] e al vertice del G20 a Osaka. Contemporaneamente, i nostri negoziati si svolgono sempre in un atmosfera di amicizia e trasparenza, mostrandosi ogni volta positivi e costruttivi. Questo incontro rientra in tale fattispecie»
Putin ha inoltre affermato che gli scambi di vedute con Modi sugli aspetti della cooperazione bilaterale hanno coinvolto l’implementazione delle decisioni del vertice di Nuova Delhi dello scorso anno e hanno delineato compiti specifici per il futuro, che si sono riflessi nella dichiarazione congiunta. «I documenti interdipartimentali e gli accordi aziendali che sono stati firmati riguardano una vasta gamma di ambiti [di cooperazione] e, ovviamente, estenderanno le relazioni russo-indiane su più livelli», ha precisato il presidente russo.
Traduzione a cura della Redazione
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