Photo credit © Ambasciata della Repubblica di Turchia in Italia
A cura della Redazione
In collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia in Italia, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e il Programma Alimentare Mondiale (WFP), si è tenuto presso la sede generale a Roma della FAO un panel intitolato 30 Marzo Giornata Internazionale Zero Rifiuti.
Al panel sono intervenuti l’Ambasciatore della Turchia a Roma Ömer Gücük, il vicedirettore del Dipartimento per i Sistemi Alimentari e la Sicurezza Alimentare della FAO Divine Nganje Nije, l’esperto della catena di fornitura del WFP Aino Partanen, l’economista capo della FAO Maximo Torero e l’esperta del Ministero dell’Ambiente, dell’Urbanizzazione e dei Cambiamenti Climatici Şule Bektaş. Anche Emine Erdoğan, moglie del presidente Recep Tayyip Erdoğan, ha partecipato al panel con un videomessaggio.
Nel suo messaggio, in occasione della Giornata Internazionale Zero Rifiuti del 30 marzo, celebrata per la seconda volta quest’anno, la First Lady Erdoğan ha affermato che l’inquinamento atmosferico causa la morte di 7 milioni di persone ogni anno, che la popolazione mondiale della fauna selvatica è diminuita del 70% dal 1970, e che ogni anno il mondo porta sulle spalle 2 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti dall’umanità.
La First Lady Erdoğan ha proseguito: «Ogni giorno gettiamo plastica equivalente a 2.000 camion della spazzatura negli oceani, nei fiumi e nei laghi. Riusciremmo mai portare nella nostra coscienza il fatto che un’isola di plastica grande quanto un continente che galleggia nell’oceano sia opera dell’uomo di questo secolo? Se l’umanità stesse veramente facendo progressi reali, questi progressi non avrebbero reso il mondo più civilizzato e non dovrebbe essere un luogo più umano? Noi, che abbiamo imparato le conseguenze del cambiamento climatico e dell’inquinamento ambientale attraverso amare esperienze, dobbiamo da un lato affrontare queste sfide e dall’altro compiere passi concreti verso la sostenibilità nel contesto della nostra responsabilità verso le generazioni future. Sono molto lieta che il Movimento Zero Rifiuti i cui semi sono stati piantati da noi con questi pensieri nel 2017 si sia trasformato in un movimento globale con la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite».
La First Lady Erdoğan ha affermato che il Movimento Zero Rifiuti unisce persone di tutti i gruppi sotto il suo tetto offrendo opportunità di volontariato individuale e attivo sull’ambiente, e ha aggiunto: «Dai prodotti che acquistiamo ai materiali che utilizziamo, dobbiamo fare ogni giorno scelte consapevoli e armonizzare le nostre abitudini, scelte e processi produttivi con la natura. Faccio i miei auguri per La Giornata Zero Rifiuti a tutti i volontari ambientali che mettono il loro tempo e i loro sforzi per realizzare il mondo, ovvero la nostra casa comune, un luogo più vivibile».
Intervenendo al panel, l’Ambasciatore Gücük ha sottolineato che l’adozione di Zero Rifiuti, oltre ad essere un obbligo ambientale, è un’opportunità economica e ha affermato: «Passando a un’economia circolare in cui le risorse vengono riciclate e riutilizzate, possiamo creare nuovi posti di lavoro, incoraggiare l’innovazione e rafforzare la resilienza economica».
Affermando che l’obiettivo finale del progetto Zero Rifiuti in Turchia è aumentare il tasso di recupero dei rifiuti riciclabili al 60% entro il 2035, l’Ambasciatore Gücük ha aggiunto: «Dall’inizio del progetto Zero Rifiuti in Turchia, 185 miliardi di lire sono stati risparmiati per la nostra economia. Sono stati salvati 498 milioni di alberi, 2,6 miliardi di kilowattora di energia e 819 milioni di metri cubi d’acqua. Sono state evitate 5,9 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. Circa 185.000 edifici o campus sono passati a un sistema di gestione a zero rifiuti. Sono state formate circa 21 milioni di persone».