In arrivo ‘Sotto uno stesso cielo’, ultimo numero di Scenari dedicato alla Cina

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È in uscita Sotto uno stesso cielo, il nuovo numero di Scenari Internazionali, dedicato alla Cina. A settant’anni dalla loro enunciazione, i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica continuano a caratterizzare in profondità la dottrina di politica estera del gigante asiatico. Incompresa, fraintesa e per tanti aspetti ignota, la potenza orientale costituisce ancora un “oggetto misterioso” per molti occidentali. La pubblicazione cerca di fornire un suo piccolo contributo all’approfondimento e alla conoscenza di un Paese che non è più possibile ignorare.


A cura della Redazione


La visita in Cina del presidente del Consiglio Giorgia Meloni dello scorso luglio non è passata inosservata nel mondo, tanto meno nel Paese asiatico, dove l’opinione pubblica è molto attenta alle vicende internazionali e mostra spesso un apprezzamento senza eguali per l’Italia, per la sua storia e per le sue eccellenze.

Percepita da sempre come un’imprescindibile culla della civiltà occidentale, la Penisola rappresenta, agli occhi della classe dirigente e della società cinese, un unicum nel mondo occidentale, grazie ad una tradizione diplomatica di apertura, ponderazione ed equilibrio, probabilmente più compatibile di altre con la dottrina di politica estera di Pechino, imperniata sui Cinque Principi di Coesistenza Pacifica, lanciati da Zhou Enlai settant’anni fa esatti.

Dopo l’uscita di Roma dal Memorandum firmato nel 2019, aver rafforzato il Partenariato Strategico Globale, a due decadi dalla sua firma nel 2004, è stato il miglior modo per celebrare i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, simbolo tutto italiano di curiosità, sete di conoscenza e coraggio. Eppure il gigante asiatico resta, per molti occidentali, un “oggetto misterioso” in un’epoca in cui ignorarlo non è più possibile.

Il prossimo primo ottobre, la Repubblica Popolare Cinese celebrerà il suo 75° anno di vita: una ricorrenza non meramente simbolica bensì concreta e foriera di bilanci importanti. Dal 1949, infatti, il Paese asiatico ha compiuto un cammino, tutt’altro che semplice e lineare, di emancipazione, modernizzazione e sviluppo che l’ha condotto sino al secondo gradino del podio tra le maggiori economie mondiali.

È in particolare dopo il 1978, quando Deng Xiaoping diede il via alla politica di riforma e apertura, che la Cina ha raggiunto traguardi impensabili sino a pochi anni prima, costruendo un sistema Paese radicalmente diverso da quello – dilaniato ed impoverito – che la Rivoluzione culturale (1966-1976) aveva lasciato in eredità alla nuova leadership.

Partendo dal rapporto tra i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica e il concetto di “comunità umana dal futuro condiviso”, vero e proprio cavallo di battaglia di Xi Jinping sin dal suo primo mandato presidenziale, il nuovo numero di Scenari Internazionali compie un’analisi a 360 gradi sui profondi mutamenti occorsi nella politica, nell’economia e nella società cinesi durante gli ultimi undici anni.

Ad introdurre il sommario, stavolta, è un contributo esterno, ovvero quello dell’Ambasciatore cinese in Italia Jia Guide, che consente al lettore di conoscere il punto di vista istituzionale su argomenti dirimenti, tra i quali il diritto internazionale, lo sviluppo socio-economico e la governance globale.

L’analisi di redazione prende invece le mosse dalla visita di Giorgia Meloni per approfondire il nuovo livello raggiunto dalle relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Inquadra, poi, le tre iniziative globali lanciate da Xi Jinping tra il 2021 e il 2023, ed i possibili spazi di manovra per l’Italia nell’ambito della diplomazia culturale e della promozione turistica.

La finestra più strettamente economica si apre con un’analisi dei grandi mutamenti normativi ed infrastrutturali che il mercato cinese sta vivendo per riprendere il cammino dopo le incertezze seguite alla ripresa post-pandemica.

Comincia da qui un viaggio immaginario nel Vecchio Mondo per capire com’è nata la strategia di proiezione che Pechino ha messo in campo nel 2013 con l’Iniziativa Belt and Road (BRI) e come questa si sta adattando agli sconvolgimenti globali della prima metà di questa decade, attraverso l’analisi della politica cinese rispettivamente verso Europa, Africa, Asia Centrale e Caucaso.

A completare la pubblicazione, arricchendola di contenuti salienti, è l’intervista ad Alessandro Barin, CEO e fondatore di FuturaSun, azienda italiana leader nel settore fotovoltaico, che da molti anni divide la sua attività tra il Veneto e la provincia cinese del Jiangsu.




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