Banca Mondiale. Pubblicato il Doing Business 2017

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Analizzate 190 economie e 283 riforme in tutto il mondo. La Nuova Zelanda conquista il primato, sorpassando Singapore, per anni leader della classifica. Si confermano in vetta anche la Danimarca, la Corea del Sud e la regione amministrativa speciale cinese di Hong Kong. Notevoli passi in avanti per Brunei, Kazakhstan, Kenya, Bielorussia, Indonesia, Serbia, Georgia, Pakistan, Emirati Arabi e Bahrein. Bene anche la Cina, che guadagna 12 posizioni in soli due anni. L’Italia perde invece cinque posizioni rispetto all’anno scorso, ma resta tra le prime 50.

Lo scorso 25 ottobre la Banca Mondiale ha pubblicato il nuovo rapporto annuale Doing Business 2017, un appuntamento divenuto ormai consueto negli ultimi quattordici anni, che stila la classifica mondiale in base al clima per gli investimenti di cui ogni Paese può disporre.
I coefficienti DTF (c.d. Distance to Frontier) di ogni nazione vengono solitamente calcolati prendendo in esame undici parametri standard riguardanti il processo di investimento. Quest’anno ne sono stati utilizzati dieci: le condizioni per l’avvio del business, i requisti per i permessi di costruzione, la capacità di erogazione elettrica, la registrazione degli immobili, l’accesso al credito, la protezione degli investitori di minoranza, il carico fiscale, il trasferimento oltre frontiera, il rispetto dei contratti e la risoluzione delle insolvenze. Restano fuori, in questo caso, le misure di regolazione del mercato del lavoro.
Il rapporto ha così analizzato 190 economie in tutto il mondo, osservate tra il giugno 2015 e il giugno 2016, documentando ben 283 riforme in tema di semplificazione, snellimento e riduzione dei costi per le imprese. Secondo gli analisti della Banca Mondiale, la gran parte delle riforme ha principalmente riguardato le aree della fiscalità, del credito e del trasferimento oltre confine.
Oltre ai successi individuali di Brunei, Kazakhstan, Kenya, Bielorussia, Indonesia, Serbia, Georgia, Pakistan, Emirati Arabi e Bahrein, indicati come gli attori maggiormente capaci di migliorare i propri sistemi-Paese in tema di attrattività, è più in generale la macroregione formata da Europa e Asia Centrale a registrare la più alta incidenza di trasformazioni. Oltre il 96% delle economie di quest’area ha infatti varato almeno una riforma in materia di investimenti nel periodo preso in esame.


Il rapporto è disponibile qui




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