Africa. Sbloccare potenziale suolo per sicurezza alimentare, vertice AFSH in corso a Nairobi

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A cura della Redazione


L’Africa è l’unico continente dotato di ingredienti naturali che possono essere facilmente utilizzati per espandere notevolmente la produzione agricola. Possiede inoltre il 60% della terra coltivabile disponibile al mondo, la quota più grande a livello globale, adatta per l’espansione della produzione, ed abbondanti risorse idriche non sfruttate.

A ricordarlo è l’Unione Africana (UA) in concomitanza con l’avvio, in data odierna, dell’Africa Fertilizer and Soil Health Summit (AFSH), in programma a Nairobi, in Kenya, che proseguirà sino a giovedì 9 maggio.

«L’agricoltura è la fonte di sostentamento per il 70% della popolazione del Continente», prosegue il comunicato stampa dell’UA, che rammenta gli obiettivi fissati nel 2003 dal Programma di Sviluppo Agricolo Globale dell’Africa (CAADP) in tema di trasformazione agricola, creazione di ricchezza, sicurezza alimentare e nutrizione, crescita economica e prosperità per tutti.

Il CAADP esorta gli Stati membri UA a porre l’accento sulla proprietà africana e sulla leadership africana al fine di stabilire l’agenda agricola e la fase della trasformazione agricola. Stando alle linee-guida, i Paesi del Continente dovrebbero aumentare il livello degli investimenti nel settore agricolo, destinando almeno il 10% del loro bilancio pubblico all’agricoltura e allo sviluppo rurale, e raggiungere tassi di crescita del comparto di almeno il 6% annuo.

Nel corso degli anni – spiegano sempre dall’Unione – i leader africani si sono impegnati a mettere al primo posto la sicurezza alimentare, rafforzando le loro politiche attraverso lo sviluppo dell’Africa’s Common Position on Food Systems, una posizione comune pensata per contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Agenda UA 2063, ovvero l’eliminazione dell’indigenza alimentare, il raggiungimento della sicurezza alimentare, il miglioramento della nutrizione e la promozione di un’agricoltura sostenibile.

Il vertice di Nairobi, svolto sotto l’insegna del tema generale Listen to the Land, viene dunque definito «tempestivo per una revisione globale dello stato di salute del suolo in Africa e per ricalibrare le strategie da impiegare allo scopo di potenziare la produttività dei suoli verso incrementi maggiori e sostenibili per quel che riguarda i raccolti, la crescita economica e il benessere complessivo della popolazione».



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