Si è svolta lo scorso 31 ottobre nel capoluogo umbro la tavola rotonda dedicata all’Africa, organizzata da Umbria Export, Agenzia per l’internazionalizzazione di Confindustria Umbria, in collaborazione Tamat e Università per Stranieri di Perugia. Presente, fra i vari ospiti, anche il primo segretario per il Commercio e gli Investimenti Glynne Michelo, in rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica dello Zambia in Italia.
A cura della Redazione
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È toccato ad Enzo Faloci, direttore di Umbria Export, introdurre i lavori e presentare questa nuova prospettiva, attraverso cui mondo profit e mondo no profit possono non soltanto coesistere ma soprattutto lavorare in coordinamento nell’ambito degli investimenti finalizzati allo sviluppo. «Se penso a una riunione come questa quindici anni, la immagino impossibile perché era assolutamente un altro contesto», ha osservato Piero Sunzini, direttore di Tamat. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ha cambiato molte cose rispetto alla cooperazione internazionale degli anni Sessanta e Settanta, con la sua logica assistenziale nella fase di decolonizzazione, e a quella degli anni Ottanta, dove resisteva il rapporto donatore-beneficiario. Oggi questi schemi stanno rapidamente mutando.
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Afri Yobo Célestin, rappresentante dell’Associazione degli Ivoriani dell’Umbria (ASSIDU), ha presentato le potenzialità del suo Paese in filiere quali il cacao, il caffè e il petrolio, oltre a raccontare la sua esperienza di mediatore fra il tessuto istituzionale ed imprenditoriale italiano e la Costa d’Avorio. Senza risparmiare critiche alla politica estera di alcune potenze occidentali, ha poi sottolineato l’importanza che le PMI, più che le multinazionali, investano in Africa.
Passando più a Nord, è stata Leila Nsaibia, responsabile per Umbria Export dell’Area Progetti e Promozione in Africa e Medio Oriente, a presentare la propria storia di emigrazione dalla Tunisia e le opportunità offerte dal mercato del suo Paese d’origine, un hub strategico per l’export e gli investimenti verso l’intera regione del Maghreb.
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Maria Chibansa Branchetti, rappresentante della Zambia Women in Agriculture Cooperative Society nonché presidentessa della Diaspora Zambiana in Italia, ha chiuso la mattinata con un intervento dedicato al suo Paese di origine e ai progetti di cooperazione tra Italia e Zambia.
GLI INTERVENTI
Enzo Faloci, Direttore Umbria Export
Saluti di benvenuto e introduzione dei lavori
Piero Sunzini, Direttore Tamat
La cooperazione internazionale tra profit e no profit in Africa
Federica Guazzini, Africanista e Docente Università per Stranieri di Perugia
L’esperienza formativa dei “facilitatori” dei processi di internazionalizzazione
Afri Yobo Célestin, Rappresentante ASSIDU (Associazione degli Ivoriani dell’Umbria)
Facilitare progetti di sviluppo e investimenti in Costa d’Avorio
Leila Nsaibia, Responsabile Area Progetti e Promozione in Africa e Medio Oriente – Umbria Export
Facilitare progetti di sviluppo e investimenti in Tunisia
Glynne Michelo, Primo Segretario per il Commercio e gli Investimenti – Ambasciata dello Zambia in Italia
Le opportunità di internazionalizzazione in Zambia
Maria Chibansa Branchetti, Presidentessa della Diaspora Zambiana in Italia
Facilitare progetti di sviluppo e investimenti in Zambia
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