A cura della Redazione
Eni e SONATRACH annunciano oggi un’ulteriore scoperta nella concessione di Sif Fatima II, situata nel bacino del Berkine Nord, nel deserto algerino. A comunicarlo è lo stesso gigante italiano dell’energia in una nota diffusa nel pomeriggio.
Il pozzo esplorativo Rhourde Oulad Djemaa Ouest-1 (RODW-1), nel perimetro di ricerca Sif Fatima II, è il terzo pozzo della campagna di perforazione esplorativa e ha portato alla scoperta di petrolio e gas associato nelle arenarie del Triassico del giacimento del Tagi. Durante il test di produzione, il pozzo ha prodotto 1.300 barili/giorno di petrolio e circa 2 mmscfd [million standard cubic feet per day, ndr] di gas associato.
La scoperta RODW-1 segue alla significativa scoperta di HDLE-1 nella concessione Zemlet el Arbi, annunciata nel marzo 2022, e al successo del pozzo di valutazione HDLS-1, nell’adiacente Sif Fatima II. Lo sviluppo di queste scoperte avverrà in modalità fast-track, grazie alla loro vicinanza alle strutture BRN/ROD esistenti.
La scoperta RODW-1 – fanno sapere da Eni – conferma la validità della strategia di esplorazione near filed e infrastructure-led di Eni e SONATRACH, che consentono una rapida valorizzazione delle nuove risorse.
Le concessioni di Zemlet el Arbi e Sif Fatima II sono operate da una joint venture tra Eni (49%) e SONATRACH (51%). La scoperta fa parte della nuova campagna esplorativa che prevede la perforazione di 5 pozzi nel bacino del Berkine Nord. Eni è presente in Algeria dal 1981. Con una produzione equity di 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno, Eni è la principale azienda internazionale del Paese.