In questi giorni, la Baia di Ha Long, luogo fascinoso e misterioso affacciato sul Golfo del Tonchino, è in fermento per il 38° Forum sul Turismo dell’ASEAN (ATF), cominciato ufficialmente ieri ed in programma sino al 18 gennaio prossimo. Scenari Internazionali, presente con un inviato sul posto, comincia così a catturare le prime immagini da uno degli scenari più incredibili dell’intera regione del Sud-est asiatico e del mondo, non a caso incluso dall’UNESCO nella lista dei siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità.
Dal nostro inviato

Raggiungendo la baia è possibile godere di una bellezza mozzafiato, comprese alcune isole con strane forme che ne hanno ispirato i nomi, come Hon Trong Mai (Isola del Gallo e della Gallina), Hon Dau Nguoi (Isola della Testa d’Uomo), La Vong, che per la sua orografia ricorda un vecchio pescatore seduto, o l’Isola del Drago, solo per citarne alcune. Esplorando queste isole è possibile visitare scorgere e visitare diverse grotte, che rendono questo posto misterioso e splendido al tempo stesso, come Thien Cung (Residenza Celeste), Dau Go (Isola del Legno Galleggiante), Sung Sot (Isola Meravigliosa) o Tam Cung (Isola dei Tre Palazzi).
Tra le insenature, Thien Cung si trova nella parte sudoccidentale della Baia di Ha Long. Qui i visitatori hanno la sensazione di trovarsi di fronte ad un arazzo di pietre vivaci e splendide. Ci sono poi centinaia di gigantesche

Oltre alle meraviglie della natura, c’è spazio anche per il divertimento. Gli amanti della vita da spiaggia possono usufruire dei servizi offerti nelle due isole più grandi, Cat Ba e Tuan Chau, note per le loro località balneari e per tutte le strutture ricettive annesse. Spiagge molto belle, tuttavia, sono facilmente individuabili anche nelle isole minori.
Yen Tu, centro buddhista del Vietnam
L’area e il complesso di Yen Tu, patrimonio UNESCO dal 2014, sono noti per gli splendidi paesaggi, le reliquie storiche e le antiche pagode, che li rendono unici. Situata all’interno della maestosa catena montuosa del Vietnam nordorientale, nella provincia costiera settentrionale di Quang Ninh, il Monte Yen Tu vede ergersi sulla sua cima la Pagoda Dong ad un’altitudine di 1.068 metri sul livello del mare. La salita mozzafiato conduce il visitatore sempre più in alto fino a trovarsi circondato dalle nuvole. Il viaggio sembra dare la sensazione di un’ascesa verso il Cielo, lontano dalle preoccupazioni del mondo, tra la pace della mente e del cuore.

Il periodo migliore per visitare Yen Tu è quello compreso tra gennaio e marzo, durante la stagione primaverile, quando il clima rende ideale il luogo per escursioni sulle montagne. Questo periodo coincide anche con l’annuale Yen Tu Festival, che comincia a partire dal decimo giorno del primo mese lunare e dura tre mesi. La prima settimana di solito è la più affollata. Decine di migliaia di pellegrini e visitatori si riversano sulle alture dello Yen Tu ed iniziano il loro cammino verso il santuario più elevato. I fedeli considerano questa ascesa un momento per dimostrare la loro fede e la loro devozione e per cercare la liberazione dai dolori e dall’infelicità accumulati nell’anno passato. I visitatori stranieri hanno la possibilità di immergersi nella serena atmosfera del festival, avvicinarsi e conoscere la gente del posto, e ovviamente catturare alcuni momenti con la macchina fotografica o lo smartphone.
Un viaggio del pellegrino
Si dice che i molti posti da visitare lungo il cammino riproducano il percorso seguito dal sovrano Tran Nhan Tong nel suo primo pellegrinaggio. Altre pagode e santuari sono stati invece costruiti per ricordare ai visitatori i luoghi in cui il re in congedo si riposava, leggeva libri, studiava la medicina erboristica e lavorava come fabbro creando attrezzi da giardino.

La prima tappa è Suoi Tam, dove Tran ha fatto un bagno, per lavare via metaforicamente le ultime “scorie” della sua vita precedente, prima di intraprendere quella nuova come discepolo del Buddha. Nelle vicinanze si trova una pagoda chiamata Cam Thuc (letteralmente, “digiuno”) dove si dice che il sovrano abbia consumato il suo primo pasto vegetariano di riso puro, cotto con acqua proveniente dai torrenti e verdure raccolte sul posto.
Poi si giunge al ruscello Giai Oan (“rivendicazione”). La leggenda narra che un gran numero di concubine imperiali cercarono di convincere il sovrano a tornare alla vita secolare precedente, ma fallirono e così si gettarono nel fiume. Per dare alle loro anime vagabonde una casa e un posto dove gli altri possano ricordarle, Tran costruì in loco la pagoda Giai Oan.

Il punto di arrivo che conclude il percorso è la Pagoda Dong, seduta sulla cima della montagna. La pagoda custodisce statue del Signore Buddha Sakyamuni e dei tre fondatori della Scuola Zen di Truc Lam: Tran Nhan Tong, Phap Loa e Hue Quang. Da qui è possibile godere di una vista sensazionale dell’intera area costiera fino alla Baia di Ha Long, una ricompensa meritata per tutti coloro che hanno avuto la forza di raggiungere la cima.
Yen Tu è inoltre celebre per la canna da zucchero, tanto che i suoi germogli appaiono nella maggior parte dei piatti locali. La consistenza e il gusto lo rendono diverso da qualsiasi altro tipo di verdura. I germogli di bambù possono essere bolliti, fritti o semplicemente mangiati con semi di sesamo e sale per la loro tenera freschezza.
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