Circa due settimane fa, la Cina ha presentato una sua proposta in dodici punti per una soluzione politica del conflitto in corso in Ucraina. Già respinta da Stati Uniti e vertici NATO prima ancora che fosse ufficialmente presentata, ed al momento ritenuta inattuabile anche da Mosca, che pure la considera meritevole di essere approfondita, la linea di Pechino è fin’ora l’unica, all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, a tenere in considerazione le esigenze di entrambe le parti belligeranti. Per conoscere meglio il punto di vista del gigante asiatico, ospitiamo qui di seguito un intervento in esclusiva di Liu Kan, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano.
di Liu Kan
[Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano]
La crisi in Ucraina si protrae da un anno e la guerra tra Russia e Ucraina continua ad aggravarsi, con ripercussioni che si diffondono in tutto il mondo. Pur non essendo parte in causa in questo conflitto, la Cina ha promosso attivamente i colloqui di pace e una soluzione politica. Non molto tempo fa, ha pubblicato un documento di posizione proponendo una soluzione pacifica che affronti sia i sintomi che le cause profonde, perché la Cina si è sempre preoccupata della sicurezza mondiale, in quanto la sicurezza è un prerequisito per lo sviluppo ed una comunità di sicurezza umana è indivisibile.
A tal fine, in occasione del primo anniversario dell’Iniziativa per la Sicurezza Globale, proposta dal Presidente Xi Jinping alla cerimonia di apertura della Conferenza annuale 2022 del Forum di Boao per l’Asia, il 21 febbraio la Cina ha pubblicato ufficialmente il documento concettuale dell’Iniziativa per la Sicurezza Globale, spiegando i concetti e i principi fondamentali dell’Iniziativa, identificando le priorità, le piattaforme e i meccanismi di cooperazione e dimostrando il senso di responsabilità della Cina per la salvaguardia della pace nel mondo e la sua ferma determinazione a difendere la sicurezza globale.
Il documento concettuale dell’Iniziativa ne chiarisce ulteriormente i concetti e i principi fondamentali: la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile fornisce una guida concettuale; il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi è la premessa fondamentale; l’adesione agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite è il punto di riferimento primario; prendere sul serio le legittime preoccupazioni di tutti i Paesi in materia di sicurezza è un principio importante; risolvere pacificamente le differenze le controversie tra i Paesi attraverso il dialogo e la consultazione è una scelta obbligata; mantenere la sicurezza nei domini tradizionali e non tradizionali è un requisito intrinseco.
I sei impegni di cui sopra sono interconnessi e si rafforzano a vicenda, e costituiscono un insieme organico di unità dialettica. Allo stesso tempo, il documento concettuale incarna un approccio distintivo orientato all’azione, concentrandosi sui seguenti aspetti: sostenere il ruolo centrale delle Nazioni Unite nella governance della sicurezza; promuovere il coordinamento e le solide interazioni tra le grandi potenze; facilitare la risoluzione pacifica delle questioni più scottanti attraverso il dialogo; affrontare le sfide tradizionali e non tradizionali della sicurezza; rafforzare il sistema e la capacità di governance della sicurezza globale.
Ovviamente, ciò che sostiene l’Iniziativa di Sicurezza Globale è un nuovo percorso di sicurezza caratterizzato dal dialogo piuttosto che dal confronto, dalla partnership piuttosto che dall’alleanza e dal vantaggio per tutti piuttosto che dalla somma zero. Come ha affermato il Ministro degli Esteri Cinese Qin Gang, l’Iniziativa di Sicurezza Globale intende servire gli interessi di tutti e mantenere la tranquillità di tutti, ed i suoi progressi necessitano dell’unità e della cooperazione della comunità internazionale.
L’Iniziativa di Sicurezza Globale della Cina non è casuale: questa iniziativa è radicata nella raffinata cultura tradizionale cinese, che valorizza la pace al di sopra di ogni altra cosa e si ispira alla pacifica politica estera indipendente della Cina e alle sue pratiche. Uno degli incrollabili obiettivi fondamentali della Cina è costruire un mondo più sicuro, perché lo sviluppo della Cina non può essere separato da un ambiente internazionale sicuro.
In futuro, indipendentemente dal suo sviluppo, la Cina non cercherà mai l’egemonia, l’espansione o la sfera di influenza, né si impegnerà in una corsa agli armamenti, ma rimarrà un difensore della pace nel mondo. Saremo sempre impegnati a far avanzare il processo internazionale di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione, rispondere attivamente alle sfide globali e aderire alla soluzione dei problemi dei punti caldi con caratteristiche cinesi.
Cari lettori, la pace e la sicurezza non dovrebbero essere un “lusso”, ma dovrebbero essere come l’aria e il sole, un diritto condiviso da tutti i popoli del mondo. Non dovrebbe essere un’elemosina da parte di alcun Paese né dovrebbe essere determinato dai singoli Paesi. Naturalmente, la pace e la sicurezza non cadono dal cielo ma dipendono dagli sforzi concertati di tutte le parti, comprese l’Italia e l’UE.
Sia la Cina e l’Italia che la Cina e l’Europa sono partner strategici globali che hanno importanti responsabilità per la sicurezza internazionale e regionale, e dovrebbero rafforzare la loro cooperazione, unire le mani per affrontare le sfide e contribuire a costruire una comunità di sicurezza umana di pace duratura e sicurezza universale!
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