Cina. Console Liu Kan: La trasformazione verde e le opportunità di cooperazione con l’Italia

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Quello conclusosi meno di due mesi fa è stato un anno molto importante per le relazioni tra Italia e Cina, che hanno celebrato i venti anni dall’avvio del Partenariato Strategico Globale (2004) e i settecento dalla scomparsa di Marco Polo (1324) con la firma di un nuovo Piano d’Azione triennale siglato dai due capi di governo – Giorgia Meloni e Li Qiang – a Pechino lo scorso luglio. Tra le materie coinvolte spicca la cooperazione nel settore green. A questo riguardo ospitiamo in esclusiva l’intervento di Liu Kan, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese in Milano.

di Liu Kan
[Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano]



Il 2024 è stato un capitolo straordinario per Italia e Cina. Abbiamo celebrato il ventesimo anniversario dell’instaurazione del Partenariato Strategico Globale tra Italia e Cina, nonché il settecentesimo anniversario della scomparsa di Marco Polo. È stato un anno in cui le due parti hanno effettuato frequenti visite reciproche a tutti i livelli e in diversi campi, ottenendo fruttuosi risultati. Il Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente della Repubblica Mattarella hanno visitato con successo la Cina, dove i due Paesi hanno siglato il Piano d’Azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia (2024-2027).

Il suono delle campane dei cammelli delle carovane ha attraversato sette secoli di storia per accompagnare, insieme alla nuova Via della Seta del XXI secolo, il passo condiviso verso una rinnovata amicizia tra Cina e Italia.

Il 2024 è stato un anno in cui l’economia cinese ha continuato ad impressionare il mondo. Il PIL cinese ha raggiunto 134,9 miliardi di RMB, superando per la prima volta la soglia dei 130 miliardi. Con un aumento del PIL pari al 5%, l’economia cinese si è affermata tra le prime al mondo, con un contributo alla crescita globale del 30%. Il valore totale delle importazioni e delle esportazioni di beni ha superato i 43.000 miliardi di RMB, mentre il valore totale delle importazioni e delle esportazioni di servizi ha chiuso con un nuovo record storico di 7.500 miliardi di RMB. Le importazioni cinesi hanno contribuito per oltre un quinto alla crescita globale delle importazioni. Ciò dimostra che la Cina rimane un importante motore della crescita economica mondiale.


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Il 2024 ha visto l’accelerazione della trasformazione verde della Cina. La Terza Sessione Plenaria del XX Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha incorporato la trasformazione verde completa dello sviluppo economico e sociale nel macro-obiettivo di approfondire ulteriormente la riforma e lo sviluppo in modo complessivo. Inoltre ha saputo elaborare un imponente piano nei confronti della costituzione di un meccanismo di sviluppo a basse emissioni di carbonio.

Recentemente è stato pubblicato il documento dal titolo Opinioni sull’accelerazione della trasformazione verde completa dello sviluppo economico e sociale. La Cina, oggi, è il più grande produttore di impianti per le nuove energie e il più grande consumatore di energia al mondo. Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), nell’ultimo decennio il costo medio per kilowattora dei progetti di energia eolica a livello globale è diminuito di oltre il 60%, mentre quello dei progetti di energia fotovoltaica di oltre l’80%. Le riduzioni sono in gran parte attribuibili agli sforzi della Cina. Secondo l’ultimo report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, entro il 2030 la Cina avrà il 60% della nuova capacità installata a livello mondiale. La transizione energetica cinese continua a fornire il suo contributo allo sviluppo verde globale.

Il 2024 è stato anche l’anno in cui il commercio verde cinese ha guidato il settore nel mondo. Oltre a perseguire il duplice obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060, il commercio verde cinese ha promosso la trasformazione verde mondiale. Le imprese cinesi del commercio estero si sono adattate attivamente per rispondere alle tendenze green, trasformando i concetti di green e low-carbon in prodotti di alta qualità, che hanno arricchito l’offerta globale.

Prodotti cinesi quali le auto a nuova energia e le attrezzature per generatori eolici, in grado di soddisfare le esigenze del mercato, sono riconosciuti e apprezzati dai consumatori globali. Nel campo dell’energia verde, nel 2024 le esportazioni di turbine eoliche cinesi sono cresciute del 71,9%, le esportazioni di prodotti fotovoltaici hanno raggiunto 200 miliardi di RMB per quattro anni consecutivi e quelle delle batterie al litio hanno chiuso con un nuovo record di 3,91 miliardi di unità. Nel settore della mobilità green, le esportazioni di locomotive elettriche sono in aumento continuo da cinque anni consecutivi, mentre le vendite delle moto e delle biciclette elettriche hanno conosciuto un clamoroso successo nei mercati esteri, al punto che il valore delle esportazioni ha superato per la prima volta i 40 miliardi di RMB.


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La trasformazione verde dell’economia cinese è peraltro in linea con la necessità di uno sviluppo sostenibile dell’economia europea e di quella mondiale. Nel 2025, la Cina e l’Europa continueranno a condividere gli obiettivi e le responsabilità di promuovere una trasformazione verde completa dello sviluppo economico e sociale, affrontare più efficacemente il cambiamento climatico e guidare il mondo verso uno sviluppo sostenibile e a basse emissioni di carbonio. I vantaggi industriali delle due parti sono fortemente complementari e pongono la base della cooperazione nel settore delle energie verdi.

Dall’integrazione tra i vantaggi cinesi nel commercio, negli investimenti e nella capacità produttiva, e le esigenze della trasformazione energetica della comunità europea nasceranno maggiori cooperazioni verdi. Saranno prevedibili e auspicabili maggiori contributi ad opera delle due parti, sempre più impegnate a promuovere ulteriormente la cooperazione esistente e ad esplorare nuove opportunità.

Nel 2025 ricorrono cinquantacinque anni dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina. In un anno da celebrare, le relazioni sino-italiane sono ad un nuovo punto di partenza. La cooperazione bilaterale nell’economia verde è caratterizzata da un’enorme potenzialità e prospettiva. L’Italia è tra i leader europei nell’economia verde. Nel quinquennio 2019-2023, il 38,6% delle imprese italiane ha effettuato eco-investimenti.

Alla Lombardia vanno il primato per quanto riguarda gli investimenti in prodotti e tecnologie ecosostenibili, con circa 90.000 imprese coinvolte, e la maggiore potenza installata di impianti di energia rinnovabile per la produzione elettrica, che rappresenta il 15,3% del totale nazionale.

Nel futuro, Cina e Italia possono rafforzare le forme di cooperazione in settori quali il commercio verde, le energie verdi, l’agricoltura verde e i trasporti verdi. Le opportunità vanno colte e sfruttate appieno dalle due parti, le quali, ferme nella loro fiducia verso la cooperazione, dovrebbero intensificare gli scambi tra i rispettivi popoli, consolidare le forme tradizionali di cooperazione per poi realizzare nuove iniziative e nuovi modelli di cooperazione nei mercati terzi. Con spirito di iniziativa ed impegni congiunti, la “torta” diventerà più grande a beneficio dei due Paesi e dei loro popoli.


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Major e longinquo reverentia, come ricorda lo storico romano Tacito. La vera amicizia può nascere e crescere solo negli incontri tra i popoli che hanno saputo varcare i monti e i confini, negli scambi, nella cooperazione e nella costruzione di un futuro condiviso nella diversità.

«Le amicizie non si scelgono a caso, ma secondo le passioni che ci dominano», ha detto il Presidente Xi Jinping citando Alberto Moravia: non solo per definire le relazioni bilaterali ma anche per ispirare lo sviluppo del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina. Impegniamoci a seguire il percorso delineato dal Piano d’Azione triennale per promuovere in modo complessivo gli scambi a tutti i livelli e la cooperazione in vari campi, al fine di elevare lo sviluppo delle relazioni bilaterali ad un livello superiore ed imprimere maggiore dinamismo allo sviluppo delle relazioni Italia-Cina e di quelle UE-Cina. Impegniamoci tutti a scrivere una pagina nuova della cooperazione.




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