Il 26 giugno 1884, Italia e Corea firmarono il loro primo Trattato di Amicizia e Commercio, inaugurando una lunga storia di cooperazione. L’Italia fu il terzo Paese al mondo a stabilire relazioni diplomatiche con la Dinastia Joseon. Questo legame si è ulteriormente rafforzato nel tempo, culminando recentemente con lo scambio di lettere di congratulazioni tra i Presidenti Yoon Suk Yeol e Sergio Mattarella per celebrare il 140° anniversario dell’avvio dei rapporti bilaterali, annunciando per il 2024-2025 l’Anno dello Scambio Culturale. Per saperne di più abbiamo contattato S.E. Lee Seong-ho, Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia.
A cura della Redazione
S.E. Lee Seong-ho, benvenuto su Scenari Internazionali. Alla luce di questa ricca storia, quale ritiene sia stato il momento più significativo nella storia delle relazioni tra la Repubblica di Corea e l’Italia, e come vede l’evoluzione futura di questo partenariato? Ci sono stati eventi o iniziative particolari che hanno avuto un impatto duraturo e che Lei considera pietre miliari nel cammino condiviso dei nostri due Paesi? Come vede il ruolo dell’arte e degli scambi socio-culturali nel consolidare i legami tra le nostre due nazioni?
La Corea e l’Italia hanno promosso significativamente le loro relazioni bilaterali in vari ambiti, facendo riferimento a valori condivisi quali la democrazia liberale, i diritti umani e lo stato di diritto, così come ad affinità nella collocazione geopolitica, nella dimensione economica e in un sentimento orientato alla famiglia.
Dall’istituzione delle relazioni diplomatiche nel 1884 sono state poste diverse pietre miliari strategiche nello sviluppo dei rapporti tra i due Paesi.
Anzitutto dobbiamo ricordare la connessione instaurata quando l’Italia dispiegò la 68a Unità Ospedaliera da Campo della Croce Rossa durante la Guerra di Corea nel 1951, curando 230.000 persone tra soldati e civili.
Nel 2000, la visita di Stato del presidente coreano in Italia segnò l’inizio di una serie di visite reciproche tra i leader dei due Paesi. Nel 2018, le relazioni bilaterali furono elevate al rango di partenariato strategico.
Nello specifico, durante la visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella in Corea dello scorso novembre, le parti hanno concordato di cooperare per fare di questo 2024, in cui ricorre il 140° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche, l’anno di un rinascimento nei rapporti bilaterali.
Facendo leva su un legame collaborativo e di lunga amicizia, il volume commerciale tra Corea e Italia si è mantenuto su un livello pari ad oltre 10 miliardi di dollari negli ultimi anni. All’incirca, un milione di turisti coreani visitano l’Italia ogni anno e l’interesse per la cultura coreana in Italia sta crescendo costantemente, trainato dalla popolarità del K-Pop e del K-Drama.
Proprio come il Made in Italy simboleggia affidabilità e lusso agli occhi dei coreani, la K-Culture e la K-Innovation stanno diventando marchi che indicano creatività e passione agli occhi degli italiani.
In particolare, entrambi i Paesi sono leader globali nella scienza e nella tecnologia. Sono continuamente alla ricerca di una cooperazione pratica nei settori più avanzati, a partire dallo sviluppo di satelliti di riconoscimento militari. Come parte di questi sforzi, per la seconda metà di quest’anno è previsto, a Roma, il Forum per l’Innovazione Aerospaziale Corea-Italia.
Per rafforzare ulteriormente le relazioni strategiche tra i due Paesi, gli sforzi devono continuare a creare una cooperazione sinergica nei comparti più avanzati, dove entrambi vantano punti di forza, come ad esempio l’aerospazio, la difesa, la biotecnologia, l’energia ad idrogeno, l’intelligenza artificiale e la robotica.
Credo che gli scambi sociali e culturali siano il fondamento che rende sostenibili e solide le relazioni tra Stati attraverso il rafforzamento della familiarità, del fascino e della benevolenza reciproca.
A questo proposito, i due Paesi hanno dichiarato il periodo 2024-2025 Anno dello Scambio Culturale per commemorare il 140° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche e hanno svolto diversi eventi celebrativi negli ultimi mesi sia in Corea che in Italia.
Come Ambasciatore coreano in Italia, credo sia necessario non solo promuovere il fascino della Corea in Italia ma anche informare meglio il mio Paese riguardo il Vostro. Se i settori di punta dell’Italia – non solo la sua ben nota cultura ed arte ma anche la sua manifattura e la sua tecnologia all’avanguardia – sono conosciuti in Corea, l’ampiezza e la profondità della cooperazione bilaterale devono essere espanse ancora di più.
Lo scorso giugno, l’economia della Repubblica di Corea ha registrato il più grande surplus commerciale da settembre 2020. I dati preliminari del Servizio Nazionale delle Dogane (KCS) sottolinea per giugno un aumento delle vendite all’estero (+5,1%) e una diminuzione delle importazioni (-7,5%) su base annua, come riporta Reuters. Il picco negativo del deficit commerciale toccato nel 2022 può dirsi definitivamente alle spalle? Quali sono le prospettive di crescita del Paese per quest’anno e per il prossimo?
Con il considerevole deficit commerciale del 2022 ormai alle spalle, la Repubblica di Corea ha registrato un surplus commerciale di 20,3 miliardi di dollari nella prima metà di quest’anno.
L’export è aumentato del 2,6% su base annua raggiungendo un volume pari a 283,6 miliardi di dollari, mentre l’import è cresciuto del 2,7% toccando quota 263,3 miliardi di dollari. Tale notevole avanzo è stato trainato principalmente dalle esportazioni di semiconduttori ed automobili. Tra le spedizioni di semiconduttori, si segnalano soprattutto quelle delle schede di memoria utilizzate nei server per intelligenza artificiale, aumentate del 52% su base annua, per un valore totale di 65,7 miliardi di dollari, contribuendo in gran parte alla crescita di questo export.
Le prospettive economiche della Corea del Sud per il 2024 e il 2025 sono promettenti. Il Fondo Monetario Internazionale prevede un tasso di crescita del 2,2% per quest’anno e del 2,4% per il prossimo, sostenuto da una forte performance dell’export e da una stabile domanda globale di prodotti sudcoreani. Ci si attende che l’attenzione del governo sull’innovazione e sull’avanzamento tecnologico rafforzi ulteriormente le prospettive di stabilità e di crescita.
L’Italia resta un partner commerciale cruciale per la Corea. Nel 2023, il nostro Paese ha esportato in Italia beni per un valore pari a 5 miliardi di dollari e ha importato dall’Italia beni per un valore pari a 8,3 miliardi di dollari. Questo trend è proseguito nella prima metà del 2024. Si prevede che le relazioni economiche irrobustite e l’accresciuta cooperazione tra le due nazioni fortifichino i legami economici ed incoraggino reciprocamente la crescita.
La Repubblica di Corea vanta un ecosistema altamente innovativo e un forte impegno in tema di ricerca e sviluppo. Grazie anche al ruolo trainante delle sue grandi compagnie tecnologiche, il Paese è orientato con decisione verso la digitalizzazione e la transizione ecologica. Come sta cambiando il modello di crescita? Alla luce dei recenti protocolli di intesa tra Seoul e Roma nel settore dei semiconduttori e delle nuove tecnologie verdi, quali sono le principali sfide e opportunità per il futuro di questa collaborazione?
Il nostro Paese vanta un ecosistema altamente innovativo ed un forte impegno per la ricerca e lo sviluppo, classificandosi ai vertici mondiali in diversi ambiti strategici della tecnologia e dell’innovazione. Nel 2023, la Corea del Sud si è piazzata al quarto posto nell’Indice di Innovazione Globale (GII), redatto annualmente dall’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO), evidenziando la sua forte performance nella creazione di brevetti. Nel settore dei semiconduttori, la Corea del Sud è un leader globale, con una quota pari circa al 19% della produzione mondiale.
Recentemente, il governo sudcoreano ha annunciato un significativo aumento del 3,9% nei fondi destinati alla ricerca e allo sviluppo, raggiungendo un budget pari grossomodo a 25 miliardi di dollari, focalizzato sulle tecnologie per la crescita del futuro. Il fondo 2024 prevede investimenti sostanziali finalizzati alla promozione delle “12 Tecnologie Strategiche Nazionali”, tra cui gli stessi semiconduttori, l’intelligenza artificiale, le comunicazioni di prossima generazione, tecnologie verdi come l’idrogeno e il calcolo quantistico.
Gli sforzi in atto nel nostro Paese per potenziare la sua posizione di leader nell’innovazione scientifica e tecnologica sono stati accompagnati dal rafforzamento delle collaborazioni internazionali, inclusa quella con l’Italia. Lo scorso novembre, in occasione della visita del Presidente Sergio Mattarella in Corea, i due Paesi hanno firmato tre importanti memorandum d’intesa rispettivamente nell’industria (semiconduttori, minerali cruciali, manifattura auto avanzata e tecnologie green), nell’esplorazione spaziale e tecnologia satellitare, e nelle scienze di base.
Inoltre, sotto l’egida dell’accordo per la scienza e la tecnologia del 1984, Corea e Italia hanno stabilito un quadro per la cooperazione scientifica e la convocazione periodica di commissioni congiunte e forum. Cogliendo l’opportunità del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche, il prossimo vertice della commissione congiunta è stato prontamente anticipato per promuovere l’innovazione tecnologica e indirizzare le sfide globali attraverso sforzi collaborativi.
Il Porto di Busan movimenta la stragrande maggioranza delle merci in entrata e in uscita nel e dal Paese. Nel corso degli ultimi anni, lo scalo è stato interessato da numerosi progetti di sviluppo finalizzati all’incremento della capacità di movimentazione, all’efficientamento energetico, alla sostenibilità ambientale e alla rigenerazione urbana di aree in disuso a vantaggio di residenti e turisti. Come immagina Busan e il suo importante hub marittimo tra dieci anni?
Il Porto di Busan, componente cruciale di un’economia sudcoreana trainata dall’export, movimenta oltre 22 milioni di TEU ogni anno, tanto da posizionarsi al sesto posto tra i porti più trafficati al mondo per volume container nel 2023, alle spalle dei soli scali cinesi e di quello singaporiano.
Durante i prossimi dieci anni, il porto punta a trasformarsi in un hub logistico intelligente di punta, guidando gli sforzi verso la neutralità carbonica ed avvantaggiandosi delle competenze internazionali nello sviluppo portuale. Sono attualmente in corso i piani di sviluppo per espandere l’infrastruttura al fine di migliorarne la capacità, l’efficienza e la sostenibilità entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere 32 milioni di TEU e costruire 15 nuovi ormeggi.
Sono state installate nuove strutture all’avanguardia, tecnologie (tra cui intelligenza artificiale e analisi dei big data) ed apparecchiature per migliorare l’efficienza operativa, come ad esempio nel caso delle gru automatizzate e dei sistemi avanzati per la movimentazione delle merci. Sono in corso lavori anche per ridurre l’impronta carbonica utilizzando strutture di rifornimento a GNL e fonti di energia eco-compatibili.
Grazie a questo sviluppo, la collaborazione di Busan con gli altri porti internazionali rafforzerà ulteriormente la sua influenza globale. Per commemorare i 140 anni di relazioni diplomatiche, Busan e Genova hanno siglato un accordo di gemellaggio lo scorso maggio. Ci si attende che questo documento migliori l’innovazione portuale e la competitività urbana, oltre a promuovere attività di scambio sostenibili negli investimenti, nel commercio, nel turismo, nella cultura e nello sport.
Alla luce del crescente successo del K-Pop e dell’influenza culturale coreana in Italia, sono emerse diverse iniziative in occasione di grandi eventi come la Milano Fashion Week e il Salone del Mobile. Grazie all’Anno dello Scambio Culturale, un calendario ricco di appuntamenti mira a rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali. Come si potrebbero potenziare ulteriormente le collaborazioni culturali tra i due Paesi per promuovere reciprocamente comprensione e apprezzamento?
Proprio mentre il governo coreano si sta concentrando sulla diffusione della cultura coreana con contenuti di alta qualità e sull’attrazione di un maggior numero di turisti, l’Anno dello Scambio Culturale 2024-2025 potrebbe rappresentare una grande opportunità per migliorare ulteriormente la cooperazione culturale tra i due Paesi.
Come già accennato, per celebrare il 140° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche bilaterali, nel novembre 2023, il Presidente coreano Yoon Suk Yeol e il Presidente italiano Sergio Mattarella hanno annunciato questa iniziativa, che punta a rafforzare i legami tra i partecipanti negli ambiti della cultura e dello sviluppo della conoscenza, e ad intensificare il dialogo in materia di arti, discipline sportive ed altre aree di comune interesse. Le diverse attività di scambio culturale in entrambi i Paesi consolideranno la cooperazione bilaterale, celebreranno i successi di artisti, inventori, innovatori e intellettuali, e favoriranno relazioni più robuste attraverso il dialogo impegnato e le attività collaborative.
Ad esempio, nel giugno 2024, a Roma, presso il Parco Archeologico del Colosseo e Piazza della Bocca della Verità, ha aperto i battenti la mostra dal titolo Colonne Infinite, realizzata dallo scultore coreano Park Eun-sun. Le sculture di Park sono in perfetta armonia con le colonne dell’Antica Roma e i suoi corsi di specializzazione con i giovani scultori italiani miglioreranno l’apprezzamento reciproco nei campi delle arti raffinate.
Ad agosto, danzatori italiani e coreani si esibiranno in una danza ispirata al Rinascimento italiano indossando costumi tradizionali presso il Palazzo Storico di Seoul, in modo da promuovere gli scambi culturali tra i due Paesi in una maniera del tutto speciale.
In autunno, gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma presenteranno un cortometraggio, veicolando al pubblico italiano vari aspetti culturali coreani. Questi ragazzi hanno studiato a lungo per scriverne la sceneggiatura e crearne i contenuti.
L’Associazione Culturale Italiana metterà in scena un nuovo spettacolo basato sul celebre romanzo coreano La Vegetariana, consolidando la comprensione reciproca non solo nell’ambito delle arti ma anche della letteratura. Sempre quest’anno, i giovani cantanti d’opera italiani e coreani si eserciteranno insieme e presenteranno esibizioni congiunte in Italia, promuovendo le attività di scambio tra le generazioni più giovani.
In Corea, l’Italia è ben nota per la cucina, la moda, la musica e il turismo, ma il vostro Paese può vantare molto altro in termini di patrimonio culturale. In Italia, come già visto, sempre più persone si stanno avvicinando alla Corea grazie al K-Pop, al K-Drama e alla K-Beauty, ma ci sono anche altri contenuti culturali attrattivi nel nostro Paese.
Le diverse collaborazioni culturali nel 2024 e nel 2025 rafforzeranno la comprensione reciproca tra Italia e Corea in vari settori, poco conosciuti fin’ora. Questi attivi scambi culturali possono inoltre ispirare i popoli dei due Paesi con esperienze creative e innovative, arricchendo le nostre nazioni per i prossimi 140 anni di relazioni bilaterali.
© Riproduzione vietata