Energia. Eni annuncia una nuova scoperta nell’offshore del Messico

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A cura della Redazione


Eni annuncia una nuova scoperta nel pozzo esplorativo Yopaat-1 EXP, perforato nel Blocco 9 a circa 63 km dalla costa, nelle acque medio-profonde della Conca Salina nel Bacino di Sureste, in Messico. Le stime preliminari indicano un potenziale scoperto di circa 300-400 milioni di barili equivalenti (Mboe) di olio e gas associato in posto.

Il pozzo è stato perforato in una profondità d’acqua di 525 metri e ha raggiunto la profondità di 2.931 metri, rinvenendo circa 200 metri netti di sabbie mineralizzate ad olio nelle sequenze del Pliocene e del Miocene, che sono oggetto di un’intensa campagna di acquisizione dati.

La Joint Venture del Blocco 9 è composta da Eni, operatore con una quota del 50%, e Repsol, con il restante 50%.

Questo risultato positivo, insieme alle scoperte nel Blocco 7 e nel Blocco 10 effettuate da Eni come operatore, conferma – fanno sapere dall’azienda – il valore del portafoglio di Eni nel Bacino di Sureste.

La stima complessiva di risorse in posto oggi supera 1,3 miliardi di barili equivalenti (Bboe) e permette di avanzare con gli studi verso un potenziale sviluppo di tipo “hub” tra le varie scoperte e gli ulteriori prospetti presenti nell’area, in sinergia con le infrastrutture presenti.

Eni è presente in Messico dal 2006 e ha aperto la propria filiale Eni Mexico S. de R. L. de C.V. nel 2015. Attualmente Eni è il principale operatore straniero nel Paese e possiede diritti minerari in otto blocchi di esplorazione e produzione, di cui sette come operatore, nel Bacino di Sureste nel Golfo del Messico.



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