Sinopec costruirà un impianto EST in grado di trattare 46.000 barili al giorno di residui pesanti di raffinazione (310 tonnellate l’ora), che sostituirà l’attuale linea di produzione di pet-coke, con significativi vantaggi ambientali e in adempimento alla nuova normativa IMO (International Maritime Organization) sull’utilizzo dei carburanti nel trasporto marittimo. L’azzeramento della produzione di pet-coke va nella direzione del contenimento globale delle emissioni di CO2.
Nell’ambito del contratto di licenza, Eni fornisce a Sinopec il progetto relativo all’ingegneria di base (Process Design Package) e altri servizi, come il training operativo e tecnico e l’assistenza durante lo sviluppo e la realizzazione dell’ingegneria di dettaglio, e durante le fasi di pre-commissioning e avvio dell’impianto (start-up). Sinopec si occuperà dell’ingegneria di dettaglio e delle operazioni di costruzione. La conclusione delle operazioni di realizzazione dell’impianto è prevista per il 2020.
Eni attribuisce alla ricerca e allo sviluppo in ambito tecnologico una rilevanza strategica, in tutti i propri ambiti di business, e questo risultato rappresenta un successo di massima rilevanza: sia perché riguarda la cessione del diritto ad utilizzare tecnologia proprietaria al leader mondiale del settore, che ha scelto la EST tra le tecnologia mondiali disponibili; sia perché avviene in un ambito di business, quello della raffinazione, che per la prima volta vive un’innovazione tecnologica di origine italiana.
Fonte: Eni