In arrivo ‘Nel cuore della Mezzaluna’, nuova uscita dedicata a Vicino e Medio Oriente

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È in fase di pubblicazione Nel cuore della Mezzaluna, il nuovo numero di Scenari Internazionali dedicato al Vicino e Medio Oriente. La pubblicazione giunge in un momento che vede divampare pericolosamente il fuoco del conflitto in Ucraina. Non potendo certo prevedere in anticipo l’escalation militare in Europa Orientale abbiamo proceduto a chiudere questo nuovo trimestrale, denso di analisi approfondite, con la consapevolezza che gli effetti geopolitici del conflitto in corso modificheranno gli equlibri globali, con ripercussioni un po’ ovunque.


A cura della Redazione


L’avvio del conflitto russo-ucraino ha colto letteralmente di sorpresa la nostra redazione proprio mentre eravamo prossimi a chiudere il nuovo numero di Scenari Internazionali, dedicato ad un’altra regione critica del nostro pianeta: il Vicino e Medio Oriente. Lo scontro tra il Cremlino e i principali Paesi NATO sta già avendo forti ripercussioni anche nel resto del mondo e quest’area, da sempre strategica, non farà eccezione.

Con i suoi sedici Stati, il Vicino e Medio Oriente è una realtà complessa e multiforme, dove tradizioni, lingue e culture diverse tra loro cercano da millenni di coesistere. Guerre, colonialismo, terrorismo e rivolte hanno indubbiamente lasciato ferite profonde, in alcuni casi ancora aperte, ma c’è anche molto altro da conoscere. Specie per noi europei del Mediterraneo, abituati per troppo tempo a guardare con estrema diffidenza a questa regione, al contempo così lontana e così vicina.

Con l’ultima uscita cerchiamo di riassumere gli ultimi avvenimenti e le ultime evoluzioni che hanno caratterizzato l’area nella fase della ripresa post-Covid: anche in questo caso, il 2021 è stato un anno globalmente positivo ma denso di incertezze per tutti i principali attori protagonisti. Il nostro focus mette sotto la lente d’ingrandimento le mosse di Turchia, Iran, Egitto e Qatar, tra punti di forza e talloni d’achille.

A questi contributi si affiancano tre approfondimenti speciali. Uno, incentrato sugli effetti, le potenzialità e gli obiettivi ancora da raggiungere nel quadro degli Accordi di Abramo, l’ultimo grande asso giocato in politica estera dall’ex presidente statunitense Donald Trump prima della sua controversa uscita di scena dalla Casa Bianca, per cercare di rimettere ordine nel complesso mosaico delle relazioni tra Israele e parte del mondo arabo.

Un secondo chiama invece in causa un attore ancora poco conosciuto in Occidente e in gran parte da scoprire. Si tratta dell’Oman, vero e proprio crocevia strategico a cavallo fra tre regioni (Medio Oriente, Africa Orientale e Subcontinente indiano), non a caso già individuato da Pechino per aumentare il potenziale logistico e infrastrutturale dell’iniziativa Belt and Road, lanciata da Xi Jinping nel 2013 allo scopo di ricostruire in chiave moderna le antiche direttrici terrestri e marittime dell’antica Via della Seta.

L’ultimo, infine, guarda oltre la regione sino a raggiungere la piccola ma strategica Eritrea. Un Paese ancora poco coinvolto nelle dinamiche regionali, eppure forte di un grande potenziale di sviluppo grazie alla sua posizione geografica, a ridosso dello Stretto di Bab-el-Mandeb, punto di ingresso nelle acque del Mar Rosso per tutte le navi che provengono dall’Asia in direzione del Mediterraneo e dunque dell’Europa.

Le interviste, come di consueto, non vanno semplicemente a chiudere il numero ma forniscono contributi fondamentali per ampliare lo sguardo sulla regione. L’Ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia, S.A.R. Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud, ci ha illustrato le profonde riforme in atto nel Regno sullo sfondo del programma Saudi Vision 2030, dettagliando anche lo status e i numeri delle solide relazioni con l’Italia.

Torna poi ai nostri microfoni, con un’interessantissima riflessione sul futuro del Made in Italy, Antonio Franceschini, direttore dell’Ufficio Promozione e Mercato Internazionale di CNA, da anni protagonista di importanti missioni imprenditoriali all’estero, con un’attenzione particolare al Medio Oriente, dove si trova proprio in questi giorni per presenziare al 49th Watch & Jewellery Middle East Show a Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti.




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