di Oliver Jarvis
[CGTN Africa]
Il rapporto osserva anche che gli IDE cinesi in Africa sono ben diversificati tra i vari settori economici, coinvolgendo tanto quelli legati alle risorse quanto i servizi e la manifattura. Il documento mette inoltre in evidenza che gli investimenti cinesi sono diversificati anche tra i vari Paesi, penetrando sia le nazioni ricche di risorse, come il Sudafrica, la Nigeria e l’Angola sia gli esportatori agricoli, come il Kenya, secondo quanto afferma Logistics Update Africa.
Lo scorso anno, i posti di lavoro creati dai progetti IDE cinesi hanno raggiunto un massimo storico, ovvero più del doppio rispetto al volume registrato nel 2015 ed oltre tre volte il volume generato dal secondo maggiore investitore, ossia gli Stati Uniti. «Al di là del commercio e degli IDE, le aziende cinesi e gli istituti legati allo Stato hanno finanziato e realizzato molti progetti infrastrutturali nel Continente, tra cui porti, strade, ferrovie, dighe, reti per la telecomunicazione, centrali elettriche e aeroporti», aggiunge il rapporto.
Un esempio degno di nota in questo senso è il collegamento ferroviario, di realizzazione cinese, che collega Addis Abeba in Etiopia al porto di Gibuti, inaugurato lo scorso mese di ottobre grazie ad un investimento pari a 4 miliardi di dollari. Lo scorso mese, la Cina ha iniettato 100 miliardi di dollari nel Continente e ha esortato i governi ad essere più indipendenti nelle loro strategie di sviluppo.
Traduzione a cura della Redazione
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