LONDRA – Il presidente della libica National Oil Corporation (NOC), Mustafa Sanalla, l’amministratore delegato di BP, Bob Dudley, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato ieri a Londra una lettera d’intenti (LOI) che avvia il processo di assegnazione a Eni di una quota del 42,5% nell’Exploration and Production Sharing Agreement (EPSA) di BP in Libia, con l’obiettivo di rilanciare le attività di esplorazione e sviluppo e di promuovere un ambiente favorevole agli investimenti nel Paese. La LOI rafforza inoltre l’impegno delle parti a contribuire allo sviluppo sociale del paese attraverso l’attuazione di iniziative sociali, compresi programmi specifici di istruzione e formazione tecnica.
L’accordo ha lo scopo di avviare un processo di assegnazione ad Eni di una quota del 42,5% nelle aree contrattuali A e B (onshore) e C (offshore) della Libia, con Eni operatore, ruolo attualmente svolto da BP che ha una quota dell’85% in ogni blocco, mentre la Libyan Investment Authority detiene il restante 15%. L’intento delle parti è di finalizzare ed eseguire tutti gli accordi necessari entro la fine dell’anno per avviare le attività di esplorazione nel 2019.
«Questo di oggi è un importante traguardo che darà la possibilità di liberare il potenziale esplorativo della Libia riavviando le operazioni dell’EPSA sospese dal 2014. Inoltre, contribuisce a creare un contesto attrattivo per gli investimenti, volto a ripristinare i livelli di produzione e le riserve di idrocarburi del paese attraverso le infrastrutture già esistenti in Libia», ha dichiarato l’AD di Eni, Claudio Descalzi.
«Questo accordo è un chiaro segnale e un riconoscimento da parte del mercato delle opportunità che la Libia offre e rafforzerà il nostro outlook di produzione. La garanzia di sviluppo sociale derivante dall’accordo è un segno importante del nostro impegno comune nei confronti dei nostri collaboratori e delle comunità nei territori dove operiamo. Confidiamo che questa iniziativa possa condurre a ulteriori investimenti nel Paese e facilitare un aumento dei livelli di produzione», ha dichiarato il presidente di NOC, Mustafa Sanalla.
«Questo è un passo importante verso il nostro ritorno a operare in Libia. Riteniamo che lavorare a stretto contatto con Eni e con la Libia ci consentirà di anticipare il riavvio dell’esplorazione in queste aree promettenti», ha detto l’AD di BP, Bob Dudley.
La futura produzione dell’EPSA beneficierà delle importanti sinergie con le infrastrutture Eni-NOC già esistenti e del contributo di Mellitah Oil & Gas (MOG), applicando il modello fast-track di Eni per accelerare la messa in produzione. Ciò aiuterà ulteriormente NOC a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale e promuoverà lo sviluppo delle competenze del Paese attraverso la formazione e gli investimenti sociali. Questa operazione rafforzerà la partnership strategica tra le Parti nel lungo periodo.
Fonte: Eni