Domenica scorsa, durante il 5° Vertice di Aktau, in Kazakhstan, tra i cinque Paesi affacciati sul Mar Caspio, Russia, Iran, Kazakhstan, Turkmenistan e Azerbaigian hanno ufficialmente ratificato la Convenzione sullo Status Giuridico dell’importante bacino idrografico eurasiatico. Con l’accordo, dopo oltre vent’anni di incontri e trattative, i cinque Paesi riconoscono i reciproci interessi di sfruttamento dell’area marittima e si impegnano a perseguire scopi esclusivamente pacifici nello scenario caspico.
AKTAU – Il presidente russo Vladimir Putin considera la Convenzione sullo Status Giuridico del Mar Caspio quale buon esempio di efficace lavoro di squadra nelle critiche condizioni globali del momento. «Il successo raggiunto, perché si tratta certamente di un successo, è divenuto possibile su vasta scala grazie ad un alto livello di fiducia e reciproca comprensione tra i leader dei Paesi del Caspio, alla loro prontezza ad agire sempre entro la logica del rispetto, del partenariato e dell’eguaglianza», ha affermato il leader russo.
«Voglio esprimere la mia gratitudine in questo senso a tutti i capi di Stato presenti oggi. Questo approccio comune ha dimostrato la sua efficacia e la sua importanza, ha evidenziato che possono essere conseguiti obiettivi ambiziosi in tutte le questioni, persino le più complicate, attraverso sforzi congiunti, che possono essere individuati compromessi e decisioni equilibrate che vengono incontro agli interessi comuni», ha poi aggiunto Putin.
«È importante che la convenzione regoli chiaramente le questioni della navigazione e della pesca, che metta nero su bianco i principi della cooperazione politico-militare tra gli Stati membri, che garantisca lo sfruttamento del Mar Caspio per scopi esclusivamente pacifici e l’assenza di forze armate estranee alla regione», ha sostenuto il capo del Cremlino.
Il presidente russo ha detto di condividere l’opinione dei suoi omologhi secondo cui il 5° Vertice del Caspio «ha una rilevanza straordinaria, se non epocale». Putin ha sottolineato che la Convenzione sullo Status Giuridico del Mar Caspio, preparata per oltre vent’anni, mette in chiaro il diritto e la responsabilità esclusivi degli Stati per quanto riguarda il futuro del mare e fissa regole precise nel quadro del suo sfruttamento comune. Il leader russo ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla stesura del documento.
«Si è dato vita ad un accordo internazionale equilibrato sulla base del consenso e del reciproco riconoscimento degli interessi degli altri attori. L’accordo sostituisce i trattati sovietico-iraniani del 1921 e del 1940», ha detto Putin.
In occasione del 5° Vertice del Caspio di domenica, il presidente russo Vladimir Putin, il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, il presidente iraniano Hassan Rouhani, il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev e il presidente turkmeno Gurbanguly Berdimuhamedov hanno firmato il documento che decreta lo status giuridico del Mar Caspio. Il lavoro sul documento era andato avanti sin dal 1996, mentre la bozza era stata concordata dai ministri degli Esteri dei cinque Paesi tra il 4 ed il 5 dicembre scorsi, a Mosca.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva affermato in precedenza che il solo fatto dell’approvazione della convenzione avrebbe rappresentato una svolta fondamentale. Il capo della diplomazia aveva sostenuto che i cinque Paesi del Caspio avrebbero stabilito «una base giuridica affidabile, fornendo la possibilità di raggiungere un più intenso livello di cooperazione».
Traduzione a cura della Redazione
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