A cura della Redazione
L’inevitabile crisi economica che l’Italia si prepara a vivere da qui ai prossimi mesi, a seguito del prolungato lockdown che il governo ha dovuto imporre al Paese nella prima fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19, preoccupa ormai da settimane tutto il tessuto imprenditoriale da Nord a Sud.
Negli ultimi tempi, tantissime associazioni di categoria hanno rivolto appelli alla politica e al Paese per chiedere risposte chiare di fronte al concreto rischio che molte attività possano addirittura chiudere i battenti. Se questo rischio è più o meno verosimile sarà solo il tempo a dircelo. Resta indubbio, tuttavia, che aziende ed esercenti si troveranno ad affrontare uno tsunami forse persino più violento di quello abbattutosi sull’economia mondiale a seguito della crisi di Wall Street del 2007.
L’ultimo appello in ordine di tempo proviene da CNA Federmoda, che proprio oggi ha lanciato un messaggio all’Italia e agli italiani, ricordando come il settore moda rappresenti «uno degli assi portanti del sistema economico italiano […] costituito soprattutto da artigianato, piccole e medie imprese, che rischia di risentire molto della crisi causata dall’emergenza coronavirus».
Con circa 80.000 imprese, che danno lavoro ad oltre 1 milione di persone, il comparto moda italiano sta vivendo – come facilmente immaginabile – un momento di assoluta incertezza. CNA Federmoda esorta dunque tutti gli italiani «a privilegiare l’acquisto di prodotti Made in Italy per rilanciare i consumi e sostenere l’intera filiera».
«Acquistate Made in Italy e aiuterete le nostre imprese a ripartire per l’amore e la passione che nutrono verso il lavoro, verso il nostro sistema sociale e questi saranno sempre più valori del nostro patrimonio che potremo portare nel mondo», ricorda CNA Federmoda, che aggiunge: «Acquistate Made in Italy per supportare le imprese italiane nel continuare ad essere protagoniste globali grazie alle competenze produttive, alla creatività, al valore della ricerca che sono insiti nei vari anelli della filiera moda».
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