di Joanne Estefani Saavedra e Nicholas Atzori
FIRENZE – Giornalisti, blogger, imprenditori, buyers o semplicemente curiosi, dall’Italia e da tutto il mondo, sono stati i protagonisti dell’83a edizione di Pitti Filati, che si è svolta dal 27 al 29 giugno 2018, a Firenze, presso la Fortezza da Basso, a circa due settimane di distanza dall’attesissimo Pitti Uomo 94.
Entrando nel padiglione che ha ospitato quest’anno l’evento, troviamo subito esposta la collezione knitwear Finestre sull’anima, di Marina Spadafora, allestita e curata da Sonia Veroni, esperta guida dello storico maglificio Modateca Deanna. Questa collezione, di grande impatto per il numero di capi e di colori usati, e non a caso posizionata all’ingresso del padiglione, riassume molto bene l’insieme degli elementi caratterizzanti la manifestazione: eccellenza, qualità e innovazione.
Al piano di ingresso, troviamo gli stand delle diverse aziende espositrici sia italiane che straniere. Qui, gli interessati all’acquisto, in loco o su ordinazione, avevano la possibilità di essere assistiti da consulenti dedicati, messi a disposizione dalle varie firm. Nel piano inferiore troviamo invece il cuore della manifestazione: la dedizione, la passione e la creatività, che trasformano un semplice filo di lana in un capo d’abbigliamento.
Non poteva che svolgersi qui, dunque, la premiazione del concorso Feel the Yarn, dedicato a promuovere i giovani creativi del knitwear, giunto quest’anno alla nona edizione. Tra le creazioni dei 26 studenti, selezionati fra i più prestigiosi istituti di moda internazionali, si è distinta quella di Margot Vaaderpass (Royal College of Art), a cui va il premio monetario messo a disposizione da Biella Yarn, part of Sudwolle Group, che permetterà al designer di continuare il suo percorso di studi.
Allo stesso piano, la vocazione internazionale di Pitti Filati si esprime sia nella sezione Fashion at Work, in cui le aziende di tutto il mondo hanno esposto i loro prodotti e offerto consulenza finalizzata all’acquisto di strumenti per la lavorazione dei filati, che nella sezione Knitclub, pensata per mettere in evidenza i prodotti provenienti da una qualificata selezione di maglifici di qualità.
Troviamo poi qualcosa di ancora più curioso e innovativo: il nuovo Spazio Ricerca WWW, realizzato dalla direzione artistica del fashion designer Angelo Figus e dell’esperta in maglieria Nicole Miller, con l’allestimento di Alessandro Moradei. Il risultato è uno spazio espositivo e di sperimentazione, caratterizzato da una visione ibrida tra tangibile e immateriale, ma anche dal richiamo ad un nuovo tipo di spiritualità 3.0.
Guardando ai numeri, stando ai primi dati sull’affluenza finale, il totale dei compratori dovrebbe raggiungere poco meno di 5.500 presenze (+1,5% rispetto a un anno fa), con quelli esteri sugli scudi (circa 2.900 le presenze internazionali). Pressoché invariati i numeri dei principali mercati di riferimento del salone: performance positive per Russia (+16%) ed Est Europa, Cina (+10%), RAS di Hong Kong (+11%), Corea del Sud (+20%), Turchia e Nord Europa. In flessione, invece, Giappone e Spagna. Una bella sorpresa viene anche dai numeri dei compratori italiani, che dopo due edizioni in calo stanno registrando una crescita confortante, per un +4,5% complessivo.
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