Russia. Il carbone sanzionato in Europa potrebbe prendere la strada di Cina ed India

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A cura della Redazione


L’India potrebbe aumentare l’import di carbone coke e termico dalla Russia sino a raggiungere un totale pari a 40 milioni di tonnellate entro il 2035 se alcuni problemi logistici dovessero trovare soluzione. È quanto afferma Piotr Bobylev, capo del Dipartimento per l’Industria Carbonifera presso il Ministero dell’Energia della Federazione Russa, intervistato oggi da TASS.

«I volumi delle forniture verso l’India sono aumentati», ha sottolineato Bobylev, che ha aggiunto: «Non venivano consegnate più di 7 milioni di tonnellate nel Paese. Oggi lì c’è un memorandum intergovernativo in tema di carbon coke e sono anche interessati al carbone termico. Quando tutte le problematiche relative al trasporto saranno risolte, l’India sarà pronta ad acquistare 40 milioni di tonnellate di carbone entro il 2035, ovvero un incremento di cinque volte rispetto al valore attuale».

Il viceministro dell’Energia Sergej Mochalnikov aveva già fatto sapere che il suo dicastero, assieme alle Ferrovie Russe e alle compagnie carbonifere, sta sviluppando rotte alternative per reindirizzare l’export di carbone, dopo il bando che l’Unione Europea ha imposto sulle importazioni del combustibile nero dalla Russia, nel quadro del quinto pacchetto di sanzioni varato lo scorso 8 aprile, effettive a partire dal prossimo mese di agosto.

Sempre secondo quanto riferito dal capo del Dipartimento per l’Industria Carbonifera, Mosca starebbe inoltre negoziando un aumento delle forniture verso Pechino. «Posso soltanto parlare dei colloqui cui partecipa il nostro Ministero», ha detto Babyolv, proseguendo: «Le aziende sono in contatto con tutti, stanno persino lavorando con Paesi africani. Per quanto riguarda l’Asia, i colloqui sono in corso con la Cina [continentale, ndt], con [la regione di, ndt] Taiwan, anch’essa grande consumatrice».

Stando ai dati del Reparto Centrale di Spedizione del Complesso Energetico del Paese, nel 2021 la Russia ha esportato all’estero 214,37 milioni di tonnellate di carbone.



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