Approvato il progetto di bilancio di esercizio di SACE al 31 dicembre 2018: utile netto a 186,1 milioni di euro; ROE al 3,9%; Solvency Ratio al 174%; e Cost/Income al 12%. Si chiude un triennio positivo per il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP che comunica di aver superato, ogni singolo anno e cumulativamente, tutti i target di crescita e sostenibilità del Piano Industriale 2016-2018, con un significativo aumento delle risorse mobilitate (+60% nel 2016-2018) e un forte sostegno a PMI (+20% nel medesimo periodo).
ROMA – Il Consiglio di Amministrazione di SACE (Gruppo CDP), presieduto da Beniamino Quintieri, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018. SACE SIMEST, il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP ha chiuso il 2018 registrando un livello di risorse mobilitate a sostegno delle imprese italiane pari a 28,6 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto al 2017, il dato più alto raggiunto nel supporto all’export.
Un traguardo rilevante – afferma SACE in un comunicato – alla luce del quadro economico sottostante, in cui l’export italiano, nonostante il quadro globale in peggioramento, si è confermato un motore per il Paese, contribuendo per oltre il 30% del PIL e mettendo a segno una performance di crescita (+3,5%). Il risultato 2018, aggiungendosi alle performance degli ultimi anni, porta a 72 miliardi di euro il valore complessivo delle risorse mobilitate da SACE SIMEST a sostegno delle aziende italiane nell’arco dell’ultimo triennio, 11 punti percentuali sopra l’obiettivo stabilito dal Piano Industriale approvato nel 2016 e in crescita del 60% dal 2016. Le risorse mobilitate a supporto di Mid Cap e PMI sono state pari a 20 miliardi, per un incremento del 20%, dal 2016.
Questo risultato – continua SACE – è stato raggiunto rispettando e superando i target di sostenibilità economica previsti dal Piano Industriale, come confermato da tutti gli indicatori di redditività 2018 (ROE al 3,9%), solidità (Solvency Ratio al 174%) ed efficienza (Cost/Income al 12%) con un utile cumulato superiore del 19% al target di Piano.
«Chiudiamo un 2018 da record e un triennio di soddisfazioni, avendo superato tutti gli obiettivi di un piano di crescita molto ambizioso – ha dichiarato l’amministratore delegato di SACE, Alessandro Decio – In questi anni SACE, da sempre considerata un’eccellenza nel panorama delle agenzie di credito all’esportazione, insieme a SIMEST ha costituito, in linea con le indicazioni strategiche della Capogruppo, il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione diventando uno dei motori di sviluppo dell’export italiano, nonché un driver di crescita del Gruppo CDP a cui apparteniamo. Risultati raggiunti in piena coerenza con gli obiettivi di sostenibilità economica. Siamo peraltro già esclusivamente concentrati nella realizzazione del nuovo Piano 2019-21 approvato a febbraio».
SOSTEGNO ALLE IMPRESE: GEOGRAFIE E SETTORI
L’operatività di SACE ha generato il 68% delle risorse mobilitate dal Polo, pari a 19,4 miliardi di euro, con una crescita del 9,5% rispetto al 2017. Particolare dinamismo è stato registrato sia in destinazioni tradizionali come l’Unione Europea e l’Europa emergente (dove le operazioni sono più che triplicate rispetto allo scorso anno), sia in geografie emergenti ad alto potenziale come l’Asia, con India e Corea del Sud nelle prime posizioni. Tra i settori più interessati figurano il crocieristico e la sua ampia filiera di PMI sub-fornitrici, e i comparti infrastrutture e costruzioni, oil & gas ed elettrico. In termini di numerosità di operazioni al primo posto si trova la meccanica strumentale (che rappresenta il 27% del totale), seguono l’agroalimentare e l’industria metallurgica.
Crescono anche le attività di SIMEST che nel 2018, al netto dell’operatività in sinergia con SACE per le operazioni di credito all’esportazione, ha mobilitato 746 milioni di euro (+13% rispetto al 2017).
Le risorse mobilitate da SACE BT, società attiva nell’assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione, sono cresciute del 49% raggiungendo 4,8 miliardi di euro, mentre restano pressoché stabili le attività gestite da SACE FCT, la società di factoring, che ha generato 3,7 miliardi di euro. Positiva anche la performance di SACE SRV, la società del Polo specializzata nel recupero crediti, che con 32,5 milioni di crediti recuperati conferma il suo ruolo a supporto delle imprese.
Il portafoglio delle operazioni perfezionate dal Polo SACE SIMEST ha raggiunto il livello record di 114 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al 31 dicembre 2017.
SOSTENIBILITA’ ECONOMICA: RISULTATI RAGGIUNTI
Secondo quanto dichiarato da SACE SIMEST, la crescita delle risorse mobilitate è avvenuta nella piena sostenibilità economico-finanziaria del modello di business, superando i target del Piano Industriale.
Si riportano di seguito i principali risultati di conto economico e stato patrimoniale al 31 dicembre 2018:
- I premi generati dalle attività di SACE ammontano a 727,8 milioni di euro (804,4 milioni nel 2017). Tale risultato è dovuto da un lato a un diverso mix dei prodotti richiesti dalle imprese nell’anno, con un peso maggiore degli strumenti dedicati all’internazionalizzazione e alla copertura del rischio politico; dall’altro a un maggiore livello di riassicurazione e a un approccio al prezzo più competitivo in modo da garantire alle PMI il massimo supporto sui mercati esteri.
- Sono stati erogati indennizzi per 238,5 milioni di euro (369,7 milioni nel 2017) riferiti prevalentemente a operazioni assicurate nel settore delle costruzioni, mentre a livello di paesi non si rilevano concentrazioni particolari.
- Nell’esercizio sono stati recuperati 143,3 milioni di euro di crediti da controparti sovrane, relativi principalmente ad accordi bilaterali con Iraq, Argentina, Ecuador, Cuba e Aruba, a cui si aggiungono 64,5 milioni di euro recuperati da controparti private.
- Redditività. Il ROE si attesta al 3,9%, con un utile netto pari a 186,1 milioni di euro (274,9 milioni nel 2017) superiore al target di budget e di Piano Industriale. Tali risultati sono stati raggiunti nonostante il forte aumento della sinistrosità nel settore delle costruzioni, e il minor contributo della gestione finanziaria – a causa della situazione di mercato nella seconda metà dell’anno – garantendo al contempo una politica di riservazione particolarmente prudenziale, con un coverage della riserva rischi in corso al 111%.
- Le spese di gestione dell’anno sono pari a euro 87,3 milioni. Il Cost/Income Ratio si attesta al 12%, raggiungendo un livello di eccellenza e in linea con gli obiettivi di Piano, nonostante i forti investimenti destinati al progetto di digitalizzazione dell’offerta per facilitare l’accesso alle PMI.
- Situazione patrimoniale. Il patrimonio netto di SACE è pari a 4,7 miliardi di euro (+1%), mentre le riserve tecniche ammontano a circa 3,9 miliardi di euro (+14%). Il Solvency Capital Ratio si attesta a 174%, sostanzialmente stabile rispetto al livello dello scorso anno (177%), nonostante la forte crescita dei volumi, grazie all’evoluzione positiva del portafoglio e a una strategia proattiva di Risk Management e di riassicurazione.
INIZIATIVE 2018 A SOSTEGNO DELLE IMPRESE
Sostegno alle Mid Cap e PMI. Con un sostegno pari a circa 7,5 miliardi di euro, il 2018 ha raggiunto il valore più alto di risorse mobilitate direttamente a supporto di Mid Cap e PMI, che oggi rappresentano il 98% delle 21mila aziende nel portafoglio di SACE SIMEST. Il sostegno alle PMI è riscontrabile anche indirettamente attraverso le garanzie prestate ai grandi esportatori nazionali che, acquisendo importanti commesse internazionali, alimentano con contratti di fornitura la loro filiera.
Iniziative per filiere di imprese. Sono stati finalizzati accordi dedicati alle filiere subfornitrici di settori strategici per il Paese (oil & gas, elettronica, automotive, aeronautico e cantieristica navale, con più di 5.000 imprese interessate) e promossi incontri di business matching con il coinvolgimento di circa 600 imprese.
Digitalizzazione. Nell’ottica di facilitare l’accesso alle PMI all’offerta del Polo è stata sviluppata una un’agenda digitale che ha portato nel 2017 al lancio del portale sacesimest.it, potenziato e ottimizzato nel 2018, con 5 prodotti-chiave per le PMI interamente digitalizzati entro giugno 2018, un dimezzamento dei tempi di risposta ed un forte aumento nella accessibilità ai prodotti per le PMI. Nell’anno è stato inoltre lanciato Export Up, un nuovo prodotto totalmente digitale per assicurare i crediti esteri e il digital factoring.
Education to Export. Con l’obiettivo di promuovere una più diffusa cultura dell’export, per incrementare il numero di PMI esportatrici e portare quelle già attive nei mercati esteri a potenziare la loro operatività, è stato lanciato Education to Export, programma formativo ad alto contenuto digitale, che mette a disposizione delle imprese contenuti specialistici e percorsi formativi sia sul portale e2e.sacesimest.it sia attraverso seminari, effettuati anche in collaborazione con importanti controparti istituzionali.
Modello di servizio. In continuità con il modello “one-door” – lanciato nel 2016 e che ha portato alla costituzione del Polo – è stato implementato un modello di servizio che prevede un maggiore focus commerciale della rete di vendita, la creazione di una struttura interamente dedicata alle PMI e la costituzione di un customer care unico con l’obiettivo di semplificare gli accessi e i punti di contatto.
Push Strategy. La maggior proattività nell’approccio commerciale si è rafforzata ulteriormente con Push Strategy, attraverso la quale il Polo SACE SIMEST garantisce finanziamenti a grandi Buyer esteri per sostenere l’assegnazione di commesse/l’acquisto di beni e servizi italiani. A tal fine, il programma prevede, sotto la regia di SACE SIMEST, l’organizzazione di eventi di business matching tra i Buyer che beneficiano delle linee di credito e aziende italiane interessate. Nel 2018 in quest’ambito sono state mobilitate risorse per 1,1 miliardi di euro in Brasile, India, Messico ed Emirati Arabi.
Awareness. Per migliorare presso le imprese la conoscenza degli strumenti SACE SIMEST, l’awareness del brand del Polo e generare nuovi contatti, è proseguita nel 2018 la campagna di comunicazione “nessuna impresa è impossibile per le imprese italiane”. La campagna, secondo l’indagine condotta da GFK, ha consentito di portare l’indice di awareness del Polo SACE SIMEST dal 28 al 48% presso il target di riferimento e di posizionare il Polo come primo operatore specializzato nei servizi assicurativo-finanziari presso le aziende che esportano.
ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ OPERATIVE
Tutte le società operative hanno chiuso l’esercizio in utile contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di Piano Industriale.
SIMEST. Le attività a supporto dell’internazionalizzazione (finanziamenti agevolati e partecipazioni) e all’export credit (contributo in conto interessi) gestite da SIMEST hanno registrato un margine d’intermediazione pari a 39,1 milioni di euro e un utile netto pari a 1,2 milioni di euro.
SACE FCT. Le attività di factoring gestite da SACE FCT hanno registrato un margine d’intermediazione pari a 33,6 milioni di euro e un utile netto pari a 500mila euro.
SACE BT. Le attività di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione gestite da SACE BT hanno generato 90,9 milioni di euro di premi lordi e un utile netto pari a 1,3 milioni di euro.
SACE SRV. Le attività di informazioni commerciali e recupero crediti gestite da SACE SRV hanno generato un fatturato di 11,5 milioni di euro e un utile netto di 1 milione di euro.
Fonte: SACE