SF&LmI. PMI ed export, quale logistica? Appuntamento in streaming l’8 marzo

image_pdf



A cura della Redazione


L’Italia è un Paese di trasformatori ed esportatori. Gli ultimi dati Eurostat lo confermano: il 51% delle aziende italiane che esportano sono piccole e medie, con meno di 250 addetti. Non solo: esportano tanto. Tra le imprese con 50-249 addetti il valore medio è di 13 milioni di euro, secondo solo a quello delle pari classe svizzere. Non stupisce quindi che una strada per la ripresa dell’economia post, ma anche durante, la pandemia passi per i mercati esteri, da raggiungere attraverso strumenti basati sulla logistica specializzata.

Il tema sarà affrontato durante la prossima edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, dal 2017 appuntamento annuale dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, il mondo dell’economia produttiva italiana e la realtà politico-amministrativa. L’evento, promosso da un comitato composto da Confetra, ALSEA e The International Propellers Club, è in programma l’8, 9 e 10 marzo in live streaming gratuito previa registrazione.

Lo stretto rapporto tra PMI votate all’export e logistica sarà infatti al centro della sessione La logistica e i trasporti per le PMI esportatrici, in programma l’8 marzo prossimo, a partire dalle ore 11, e vedrà la partecipazione di Silvia Moretto, vicepresidente vicario di Confetra e presidente di Fedespedi, Carlo Ferro, presidente ICE/ITA, Anna Del Sorbo, presidente Gruppo Piccola Industria Napoli, Francesco Benevolo, direttore RAM, Luigi Legnani, presidente FERCARGO, Andreas Nolte, presidente ASSOFERR, Alessandro Santi, presidente FEDERAGENTI, Marco Arletti di ADACI, Marco Lopez de Gonzalo dello Studio Legale Mordiglia e Stefano Valvason, direttore generale A.P.I, con la conduzione di Maurizio De Cesare, Direttore di Porto&Interporto.

Prima della pandemia, le piccole e medie imprese italiane esportatrici privilegiavano l’innovazione nelle fasi di progettazione e produzione, considerando le fasi a monte (sourcing e logistica industriale) e a valle (logistica distributiva) meno importanti, servizi da comprare sul mercato al minor prezzo possibile.

Inoltre, la maggioranza delle PMI tende ancora oggi a gestire internamente la logistica e i trasporti, affidandosi a fornitori diversi per ogni fase, con l’idea che l’outsourcing logistico sia una soluzione per grandi aziende, oltre ad affidarsi a un approccio franco fabbrica, senza porre il giusto peso a ciò che accade al proprio prodotto una volta uscito dai cancelli dello stabilimento o del laboratorio. Con conseguenze immediate sulla propria reputazione quando qualcosa va storto.

Nel mercato ipercompetitivo che dominerà lo scenario internazionale dopo la pandemia, gli strumenti logistici saranno invece una componente-chiave del successo, arrivando a caratterizzare il prodotto in modo diretto e non solo come “valore” legato alla sua puntualità e alla sua integrità. Anche le PMI dovranno scoprire le possibilità di servizi come picking, multisource kitting, lavorazione finale e repackaging, effettuati in prossimità del luogo di destinazione da fornitori specializzati e perfettamente esperti del mercato e delle sue regole.



Ottimizzato da Optimole