Descrizione
Spesso sottovalutati e poco dibattuti, i fiumi rappresentano ancora oggi arterie vitali per molti territori interni, privi di accesso diretto al mare. Sin da tempi remoti, i corsi d’acqua dolce hanno rivestito un ruolo strategico per la sopravvivenza di una miriade di comunità in tutto il mondo. Non soltanto per scopi agricoli, com’è ovvio immaginare, ma anche come vie di comunicazione, pronte a trasportare persone, merci e idee. L’emersione delle grandi rotte oceaniche nell’era moderna ne ha indubbiamente ridimensionato l’importanza, eppure le vie navigabili interne hanno continuato a funzionare per secoli sino ai giorni nostri. Oggi, sulla spinta di una revisione complessiva di alcuni meccanismi della globalizzazione, che sta ridefinendo le catene di approvvigionamento un po’ in tutto il mondo, le idrovie tornano improvvisamente un tema di stringente attualità nell’ambito della logistica delle merci. Il pianeta non tornerà certamente indietro, come invece vorrebbero i teorici della cosiddetta de-globalizzazione, ma i grandi fiumi navigabili (e i laghi ad essi collegati) potranno aiutare i governi e le imprese a sviluppare nuovi paradigmi di intermodalità da sfruttare appieno per rispondere alle esigenze poste da alcuni elementi cruciali, a partire dalla sicurezza, dai costi e dall’impatto ambientale.
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