Singapore. Economisti riducono stime crescita (2,1%): pesano guerra commerciale e rischio rallentamento cinese

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In virtù della sua particolare condizione di importante hub finanziario, tecnologico e commerciale di livello globale, la città-Stato asiatica di Singapore è riconosciuta da tutti gli analisti come uno dei barometri dell’economia mondiale. Le previsioni che la riguardano, dunque, hanno – o dovrebbero avere – un’eco importante in tutto il pianeta. L’ultimo sondaggio periodico condotto dall’Autorità Monetaria di Singapore ha messo in luce ulteriori preoccupazioni per il prossimo futuro.


di Aw Cheng Wei
[The Straits Times]



SINGAPORE – Gli economisti del settore privato sono meno ottimisti riguardo l’economia di Singapore, attendendosi una crescita del 2,1% nel 2019, al di sotto della precedente previsione del 2,5%, pubblicata a marzo. Le loro aspettative si sono abbassate in una serie di settori, fra cui manifatturiero, finanza e assicurazioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, servizi alberghieri e ristorazione.

A preoccuparli maggiormente è il settore manifatturiero, dove prevedono una contrazione pari allo 0,2%, al di sotto della precedente stima di crescita del 2%, elaborata a marzo. L’edilizia è l’unico settore che consente ottimismo, con una crescita stimata del 3,5%, al di sopra rispetto al 2,1% previsto a marzo, stando a quanto riporta l’ultimo sondaggio trimestrale degli analisti condotto dall’Autorità Monetaria di Singapore, pubblicato mercoledì scorso.

Le attese più cupe degli economisti seguono le previsioni annunciate il mese scorso dal Ministero del Commercio e dell’Industria, che aveva ristretto l’intervallo della stima di crescita fra l’1,5% e il 2,5%, rispetto all’1,5%-3,5% della stima precedente. Il protezionismo commerciale resta la preoccupazione principale degli esperti che hanno preso parte al sondaggio, in misura maggiore rispetto a quanto sostenuto a marzo. Un ulteriore rallentamento della Cina è la seconda più grande fonte di timore, seguito dal rischio di una recessione globale.

Gli economisti hanno anche affermato che un’attenuazione delle tensioni fra gli Stati Uniti e la Cina potrebbe contribuire ad una crescita superiore alle aspettative per Singapore. Altre potenziali note positive vengono dal ciclo tecnologico in consolidamento, seguito dalla crescita cinese e dall’allentamento delle condizioni finanziarie.

Le previsioni per l’inflazione generale e l’inflazione sottostante sono diminuite. Gli interpellati si attendono un tasso di inflazione generale pari allo 0,9%, in discesa rispetto all’1,1% della previsione precedente di marzo. Si aspettano inoltre che la valuta singaporiana si indebolisca leggermente sul biglietto verde, passando da 1,35 a 1,368 dollari americani.




Traduzione a cura della Redazione
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