HANOI – L’economia vietnamita ha registrato una crescita più sostenibile nel primo trimestre di quest’anno, con una forte espansione economica pari al 7,38%, la migliore performance nel primo trimestre degli ultimi dieci anni. La crescita è stata piuttosto omogenea nei tre settori principali, con il primario (agricolo-forestale-ittico) cresciuto del 4,05%, il secondario (industriale-edile) del 9,7% e il terziario (servizi) del 6,7%. Nel frattempo, il settore manifatturiero ha segnato una crescita-record pari al 13,56% negli ultimi sette anni.
La ristrutturazione economica sta procedendo in maniera razionale, con il settore primario che contribuisce al 10,34% dell’economia, il secondario al 35,26% ed il terziario al 43,77%. Tra gennaio e marzo di quest’anno, sono sorte più di 26.700 imprese, con un capitale sociale complessivo pari a circa 278.500 miliardi di đồng vietnamiti (12,25 miliardi di dollari), in rialzo dell’1,2% in termini di volume e del 2,7% in termini di valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Circa 7.900 imprese hanno aggiunto 485.500 miliardi di đồng vietnamiti al loro capitale mentre 8.449 hanno ripreso l’attività.
L’economia può vantare solide prospettive di sviluppo dal momento che il numero di imprese che hanno cessato le attività è sceso dell’1,4%, cioè a 8.115, mentre molte aziende hanno mostrato fiducia per quanto riguarda la produzione e la situazione degli investimenti, secondo quanto diramato dall’Ufficio di Statistica Generale del Vietnam. La produzione interna è stata inoltre stimolata dall’incremento del 9,9% delle vendite al dettaglio e dall’aumento degli introiti nell’ambito dei servizi al consumatore, che hanno raggiunto quota 44 milioni di dollari. Si è poi registrato un boom nel numero degli arrivi internazionali in Vietnam, pari ad oltre 4,2 milioni di persone, in aumento del 30,9% su base annua.
Nel primo trimestre, gli investimenti non-statali hanno toccato quota 6,1 miliardi di dollari, pari al 41,9% degli investimenti totali, molto di più di quanto fatto registrare dagli investimenti diretti esteri che ammontano soltanto al 26,5% del totale. Il volume delle esportazioni ha raggiunto un valore stimato di 54,31 miliardi di dollari, in crescita del 22%. Una crescita fiorente si è segnalata in mercati di destinazione strategici come Cina (46%), Corea del Sud (35,8%), UE (19,7%), ASEAN (13,5%), Giappone (12%) e Stati Uniti (11,3%).
Malgrado l’aumento dei prezzi di alcuni servizi pubblici, della benzina e la dimensione dei salari e del credito abbiano esercitato molta pressione sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), il tasso di inflazione è rimasto sotto controllo. L’indice è aumentato del 2,82% mentre l’inflazione sottostante (il CPI ad esclusione dei prodotti freschi, dell’energia e dei servizi pubblici sanitari e formativi) è cresciuta dell’1,34%.
Le solide conquiste sono state trainate dalla crescita stabile nel quarto trimestre del 2017, dalle nuove opportunità che ne sono derivate e dagli sforzi sia del mondo imprenditoriale che da un’energica gestione statale. Quest’anno, il Vietnam presenta molte condizioni favorevoli per centrare l’obiettivo di crescita del 6,7% stabilito, come ad esempio un migliore clima per gli investimenti e maggiori esportazioni di prodotti agricoli, abbigliamento e tessile, calzature, telefonia, pezzi di ricambio e prodotti elettronici.
Tuttavia, il tasso di inflazione, il debito pubblico, gli ostacoli tecnici e le difficoltà nel fornire un’adeguata risposta al tema dei cambiamenti climatici sono sfide di primo piano per il Paese quest’anno. I ministeri e i settori principali devono seguire lo scenario di un tasso di crescita dell’indice dei prezzi al consumo pari al 3,55% per assumere provvedimenti e soluzioni specifici ma, al contempo, promuovere una cessione del capitale pubblico alle grandi aziende e rafforzare la disciplina finanziaria e i controlli fiscali.
Traduzione a cura della Redazione
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